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La vita da Disincarnati (1 parte)

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Che cosa fa l’Anima quando non è dentro un corpo fisico umano? Essa vive solo attraverso un corpo fisico, che sia umano o di un’altra razza aliena, oppure può sperimentare certi periodi di vita senza utilizzare un corpo? Tutto dipende dai suoi interessi e dalle missioni che deve svolgere, per cui stabilirà le sue scelte da incarnato o disincarnato a seconda delle missioni che deve portare a termine. Durante gli anni in cui non sei incarnato in un corpo umano, per esempio in quegli anni fra una vita umana e l’altra, puoi scegliere di incarnarti altrove, per esempio in un altro pianeta o in un’altra dimensione, oppure di rimanere disincarnato per un po’. A questo punto, le scelte pressappoco sono due: vivere da disincarnato in questa dimensione, oppure vivere da disincarnato in un’altra dimensione, naturalmente per il tempo che tu, come Anima, scegli di restare, sinché la tua missione non si conclude o sinché non ritieni giusto passare ad un’altra serie di esperienze. Per semplificare il concetto, affinché per te sia più veloce da comprendere, potremmo dire che se scegliessi di restare per un po’ di tempo disincarnato, in questo stesso pianeta, la tua presenza sarebbe classificata con il termine “fantasma”. Invece, se ti trasferissi in un’altra dimensione lontana dalla nostra, per vivere un’esperienza al suo interno da disincarnato, saresti sempre un’entità, ma per gli abitanti di quella dimensione saresti considerato un’entità o per meglio dire un “essere dimensionale”. Come essenza, tu rimarresti un’Anima senza corpo fisico, ma a seconda del luogo, del contesto in cui ti trovi e della forma che assumi in quel momento, la tua presenza prenderebbe un nome diverso. Immagina ora di poter comunicare con l’Anima di un tuo parente ormai deceduto da tempo, la cui presenza però sia rimasta qui vicino ai suoi familiari. Ecco, questa forma assunta dall’Anima viene denominata con il termine Fantasma, per indicare proprio l’Anima di una persona deceduta. I fantasmi fanno parte della categoria Entità, che sono tutte quelle forme astrali fra cui ad esempio gli Orbs, oppure le Shadow People, oppure le larve, che sono altri tipi di esseri viventi che possono muoversi accanto a questa dimensione e quindi, alcune volte, potresti vederli con i tuoi occhi. Perciò con entità si indica tutto ciò che non ha un corpo fisico, ma è sola energia, e si distinguono in sottocategorie tra le quali conosciamo appunto i fantasmi, ovvero le Coscienze o le Anime delle persone morte. Invece, gli Orbs, le larve e via dicendo non sono persone decedute, ma sono esseri viventi fatti di energia che vivono in queste dimensioni astrali ma non si sono mai incarnati in corpi umani, in quanto si tratta proprio di essenze diverse; sono come la fauna dimensionale. Le Shadow People invece sono definibili esseri dimensionali, in quanto loro vivono e provengono da un’altra dimensione ben diversa dalla nostra, ma talvolta potremmo vederli nella nostra, per esempio vedere questa ombra nera in apparenza umana che si sposta attraverso i muri di casa o di strutture nelle quali circola un’aria pesante, un po’ negativa e stressante. Potrebbe accadere di vederle anche a scuola, in ufficio o in condominio, perché si tratta di entità che si muovono per lo più in luoghi chiusi, difatti è più probabile vederle passare accanto al muro, piuttosto che a mezz’aria. Diverso invece è vedere un Orb, che più probabilmente lo vedi sfrecciare a mezz’aria, piuttosto che vederlo poggiato su un muro. Le Shadow, che tutti conosciamo come “l’uomo nero”, si muovono a fianco al muro o addirittura attraverso di esso, perciò è più facile riconoscerle rispetto ad un altro genere di entità. In sostanza, la differenza fra un fantasma e un essere dimensionale, è che il fantasma è la Coscienza di un umano deceduto, mentre un essere dimensionale è una presenza che proviene da un’altra dimensione, ragion per cui non è un umano deceduto. Questi termini ti servono per comprendere se l’entità che hai davanti è un ex umano oppure una presenza proveniente da un altro mondo. Per cui un esempio di fantasma potrebbe essere vedere la Coscienza di un tuo parente deceduto, come ad esempio tua nonna o la tua bisnonna, mentre un essere dimensionale è qualcosa che non è mai stato umano, difatti possiede anche una forma molto differente. A tal proposito, ti mostro una fotografia scattata da me, di un essere dimensionale che ho potuto immortalare un po’ di tempo fa, durante le mie esperienze pratiche.

 

 

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Si tratta di un’esperienza che ho raccontato con grandi dettagli all’interno dei libri “Prendiamo coscienza degli ALIENI, imparando a riconoscerli” in quanto si tratta di un’esperienza avvenuta durante l’apertura di un portale. All’interno dei tre volumi, completi di ogni informazione riguardo l’argomento Alieni, spiegavo infatti la differenza fra un alieno fisico e un essere dimensionale, mostrando la foto scattata (reale, non ritoccata!) durante la mia pratica. All’interno dei tre volumi troverai l’argomento descritto per filo e per segno, assolutamente completi di informazioni introvabili altrove, perché si tratta di pura esperienza reale e vissuta in prima persona. A questo punto quindi capiamo la differenza fra un’esperienza per così dire da fantasma, dall’esperienza nelle vesti di un essere dimensionale. Nel caso parlassimo di un’esperienza nelle vesti di essere dimensionale, si tratta un’esperienza in cui tu, in forma astrale – quindi senza incarnarti in un corpo fisico – frequenti un’altra dimensione molto lontana e diversa da quella in cui hai vissuto per molto tempo. Per fare un esempio, è come se un essere che ha vissuto per molto tempo in un’altra dimensione di un altro pianeta molto lontano dal nostro, venisse sotto forma di entità a visitare il nostro pianeta, rimanendo ovviamente nelle dimensioni astrali, ma facendo esperienza nel pianeta Terra. Siccome si tratta di un essere che non appartiene a questo pianeta e che potrebbe darsi che sia anche la prima volta che lo visita, noi lo riconosceremo come essere dimensionale, perché si tratta di un “alieno” ma senza corpo fisico, ragion per cui si chiama essere dimensionale. In sostanza, entrambi sono alieni a questo pianeta, però quelli fisici li chiamiamo Alieni, mentre quelli dimensionali (che non possiedono un corpo fisico) si chiamano esseri dimensionali. Per chiarire qualunque dubbio, nei libri Alieni parlo spesso del fatto che essi possano visitare un luogo in astrale, per esempio attraverso la loro psiche, oppure attraverso la tecnologia. Seppure loro riescano a visitare le dimensioni astrali, comunque nella loro dimensione fisica possiedono un corpo nel quale sono incarnati, perciò sono “alieni” perché possiedono un corpo fisico. Gli esseri dimensionali invece non possiedono un corpo fisico, in quanto sono Anime disincarnate e quindi senza corpo. Se ti reincarni in un corpo terrestre sei automaticamente definibile umano; se ti reincarni in un corpo che non è terrestre sei automaticamente alieno; se non ti incarni, ma rimani disincarnato per un po’ di tempo, sei un’entità, ovvero Anima senza corpo; se sottoforma di entità decidi di visitare altre dimensioni molto diverse e lontane da questa, per gli “abitanti” di quella dimensione sarai definibile come essere dimensionale. Attraverso le pratiche psichiche però tu potresti decidere di visitare altre dimensioni, anche senza necessariamente abbandonare il tuo corpo fisico; un esempio di una tecnica molto semplice è la pratica del Viaggio Astrale, sebbene questo non sia l’unico modo per visitare altre dimensioni, anzi! É solo la prima di un lungo viaggio. In questo caso, se tu imparassi a visitare le altre dimensioni, pur avendo un corpo fisico, saresti definibile un Visitatore dimensionale e non un essere dimensionale. Perciò se un alieno, ovvero una Coscienza incarnata in un corpo fisico di un altro pianeta/dimensione, visitasse una dimensione lontana dalla sua, risulterebbe agli occhi che non lo conoscono come un visitatore dimensionale, ma si tratta sempre di un alieno, perché possiede un corpo materiale seppure questo si trovi altrove. Se invece parliamo di una Coscienza che non ha un corpo fisico in nessuna dimensione, ma è completamente disincarnata, che gira fra le nuove dimensioni, si chiamerà Essere dimensionale. Ti ho spiegato questo con l’obiettivo che tu comprenda, almeno a grandi linee, la differenza fra chi possiede un corpo fisico e chi no, in modo tale che durante le tue esperienze, e durante le tue ricerche sulle vite passate, tu possa riconoscere se si trattasse di una vita umana, di una vita aliena, oppure di un periodo di vita in cui sei stato un essere dimensionale, oppure un fantasma, e via discorrendo. Tutto ciò ti servirà per imparare a ricordare anche ciò che hai fatto durante quello spazio fra un’incarnazione e l’altra, anziché ricordare solo le vite in cui possedevi un corpo fisico e lasciando nel dimenticatoio tutte quelle immense esperienze che hai vissuto senza corpo fisico, che non sono meno importanti. Di conseguenza, fra un’incarnazione fisica e l’altra, potresti aver vissuto molto tempo come essere dimensionale, visitando luoghi molto lontani e diversi da quello che conosci oggi. Dimensioni assolutamente opposte a questa, nelle quali non esistono regole fisiche che appartengono a questa dimensione, oppure che ne possiede di più numerose e più dure di questo pianeta.

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Infatti, noi basiamo la nostra concezione di dimensione su ciò che sappiamo di questo pianeta, ma ce ne sono alcune che non appartengono a nessun pianeta e sono assolutamente lontane da ogni forma di struttura che potrebbe avere un pianeta materiale come la Terra. Esistono dimensioni totalmente astrali, nelle quali non esiste la materia fisica, ma la sola energia. Eppure, quando ti trovi lì, esiste una sorta di durezza, si può toccare o scontrarsi contro qualcosa di così denso da sembrare duro, quasi come la rigidezza del materiale che troviamo su questo pianeta. Questi periodi di vita della tua Anima sono molto difficili da ricordare, ma con tanta pratica puoi arrivarci. Probabilmente ti chiedi perché dovresti scegliere di vivere un periodo di tempo a visitare altre dimensioni, senza un corpo fisico. Ci sono varie ragioni, per esempio perché non hai tempo di reincarnarti in quella dimensione e di aspettare di superare quella fase iniziale di vuoto di memoria a cui si va incontro in dimensioni come questa durante l’incarnazione. Un’altra ragione è perché ne stai visitando una dove potrebbe proprio non esserci la possibilità di incarnarsi in un corpo fisico, dato che si tratta di una dimensione puramente astrale, fatta di sola energia che non diventa materia solida, come nel caso di questo pianeta. Oppure perché desideri solo visitarla velocemente, e non sostarci per tanti anni della tua vita. In sostanza ci sono tante ragioni per cui potresti scegliere di intraprendere un periodo di vita dimensionale, sebbene poi, alla fine di quell’esperienza, sceglierai nuovamente di reincarnarti in qualche corpo, perché tante missioni richiedono l’incarnazione fisica e non solo la presenza dimensionale, con la quale su certi aspetti sei più libero di agire, ma su altri sei più limitato. Durante gli anni di spazio tra una vita fisica e l’altra, potresti scegliere di incarnarti in altre dimensioni, oppure di visitarle sottoforma di Anima senza corpo, diventando così un essere dimensionale; oppure, potresti scegliere di restare su questo pianeta, per un periodo di tempo, sottoforma di entità. Infatti, un altro modo in cui potresti aver passato quegli anni da disincarnato, potrebbe essere stato in questo stesso pianeta, ma da disincarnato. Le ragioni possono essere tante. Come già detto, se si trattasse di una Coscienza giovane, userebbe questo tempo per cercare un corpo nuovo in cui reincarnarsi, perché la ricerca richiede molto tempo e soprattutto la riuscita dell’incarnazione, in quanto trovare un corpo non significa assicurarsi di riuscire a possederlo. Tante volte infatti può succedere, alle Coscienze giovani, di dover lottare per riuscire a possedere un corpo, in quanto tante Coscienze cercheranno di prenderselo e vincerà chi è stato più veloce e più forte in quel momento. Per cui alcune Coscienze potrebbero impiegare tanto tempo per riuscire ad incarnarsi. Riguardo le Coscienze più mature come ad esempio le Anime, però, la situazione cambia, in quanto il tempo trascorso non viene speso per cercarsi un corpo fisico, bensì per fare esperienze scelte spontaneamente per aumentare le proprie conoscenze o per svolgere alcune mansioni importanti. Tanto più l’Anima è evoluta, e quindi psichica, più riesce a prendere decisioni per la sua vita, trovandosi davanti ad un ventaglio di scelta decisamente più ampio rispetto ad un’Anima più giovane, come una piccola Coscienza, che non vede e non possiede ulteriori scelte, se non quelle che gli impone il fato. Per esempio, potrebbe ritrovarsi a infestare la sua ex casa, sottoforma di fantasma, rimanendo legato ai suoi vecchi ricordi per un lungo periodo di tempo, anziché lasciarla andare e iniziarsi una nuova vita. Certo, determinate volte può accadere che anche Anime più coscienti decidano spontaneamente di infestare la loro vecchia casa per far sapere agli altri che sono ancora lì presenti, che non sono “morti davvero”, ma che hanno solo abbandonato il loro corpo fisico. Per cui alcune Coscienze infestano casa propria perché non riescono a distaccarsene, altre Anime invece lo fanno per propria scelta, per mandare un messaggio o perché non gli piace affatto la situazione che si è creata: che loro sono morti e che qualcun altro si stia prendendo la loro casa e i loro effetti personali senza alcun rispetto! Perciò una Coscienza giovane ha poca scelta, ma tanto più è evoluta psichicamente l’Anima, più riesce a prendere decisioni raffinate, come ad esempio trascorrere un po’ di tempo in questa dimensione, sottoforma di entità, senza rischiare di perdersi la reincarnazione successiva. Le ragioni che potrebbero spingere un’Anima a rimanere per un po’ di tempo su questa dimensione da disincarnata, sono fra le più varie. Per esempio certe volte lo facciamo per seguire i nostri ormai ex familiari, per proteggerli per un po’ di tempo e comportarci da “angelo custode” nei loro confronti.

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Altre volte, per osservare questo mondo da un’altra prospettiva, per conoscere lati di questa dimensione che da un corpo umano non riuscivamo a vedere, per quanto eravamo incastrati nelle faccende quotidiane lavorative e sociali che ci rendono ciechi da vivi, e solo da morti ci accorgiamo di quanto tempo abbiamo sprecato a rincorrere certe illusioni. Oppure, scegliamo di aiutare persone del tutto sconosciute, di renderci utili per il mondo, per esempio comportandoci da “entità guida” che le medium canalizzano, talvolta utilizzando nomi diversi dai nostri reali, perché non vogliamo far conoscere la nostra vera identità, o per farci ascoltare maggiormente; oppure, scegliamo di perseguitare le persone che durante la nostra vita ci hanno fatto del male, o quella che ci ha portato alla morte, oppure quella che ci ha rovinato la vita seppure in modo psicologico, tanto da toglierci tutto, anche la speranza, senza usare le mani, ma con le sole parole. Perciò, abbiamo scelto di vivere un periodo di tempo da disincarnati su questo stesso pianeta, nell’attesa di reincarnarci di nuovo, svolgendo molteplici esperienze che hanno riempito quello spazio in apparenza vuoto. Difatti, nel tempo fra una vita e l’altra, scegliamo di compiere azioni ed esperienze fra le più varie. Alcune volte scegliamo di seguire le vite dei nostri cari, che siano familiari o amici, per aiutarli durante le loro vite, per agire psichicamente sul loro futuro in modo tale che si realizzi come loro desiderano, per togliere loro più ostacoli possibili. Certe volte lo facciamo sui nostri parenti, altre volte sui nostri figli, altre ancora su una singola persona, scegliendo di occuparci soltanto di uno di loro, per ragioni che riteniamo più giuste. Per cui se delle volte scegliamo di aiutare tutta la famiglia, altre volte diventiamo quasi una guida personale, in cui per un certo periodo di tempo, aiutiamo quella singola persona in più passi durante il suo percorso, nella speranza di migliorargli la vita ad alti livelli. Raramente scegliamo di passare tutto il nostro tempo dietro ad un’altra persona, perché ad un certo punto dobbiamo andarcene e trovare la nostra strada, scegliendo di reincarnarci nuovamente o svolgere altre esperienze. Delle volte, però, amiamo talmente tanto qualcuno, che scegliamo di stargli accanto sino a quando ci è possibile, talvolta sino a quando arriva l’ora in cui anche lei si disincarna, aspettandola per poi reincarnarci di nuovo insieme, vicine l’un l’altra. Certe volte non abbiamo tempo di aspettare qualcun altro, dobbiamo reincarnarci e in fretta, altre volte però, siamo così profondamente connessi a quell’Anima amica, che scegliamo di aspettarla e di reincarnarci vicini, nascendo addirittura a qualche mese di distanza, in città vicine o anche molto lontane, ma consapevoli che prima o poi ci rincontreremo, ritrovando la strada per stare accanto. Molti potrebbero pensare che avviene solo con la propria “anima gemella”, ovvero con una persona amata come partner nella vita precedente, ma non è questo l’unico modo di amare. Potrebbe invece trattarsi di una figlia, o di un amico, oppure di una persona spirituale che abbiamo ammirato molto, il nostro Maestro di vite precedenti. L’amore non è solo quello sessuale, ovvero l’amore che proviamo verso il nostro partner, ma esiste un amore molto profondo fra Anime che non guarda il sesso, ma le esperienze di vita passate insieme. Per cui potresti scegliere di incarnarti vicino al tuo Maestro di vite passate, anziché di seguire il tuo partner di vita precedente, perché durante la reincarnazione hai scelto la priorità che per te era più importante. Perciò potremmo credere che da disincarnati, sceglieremo di seguire e di proteggere la vita di un nostro familiare o del nostro partner, ma questa non è una regola, perché invece potremmo scegliere di seguire la vita di una persona anche molto lontana – e che addirittura potrebbe non conoscerci – per aiutarla nel suo percorso, in quanto sentiamo la necessità di dover essere utili, avendo percepito che quella persona sarà utile al mondo. Prova ad immaginare un’Anima come Gesù, una persona che doveva cambiare il mondo con le sue mani: tantissime Anime hanno scelto di stargli accanto, di osservarlo e di seguirlo anche da disincarnate, perché “nel loro piccolo” volevano fare qualcosa di utile per lui, consapevoli che lui avrebbe cambiato il mondo. Pensa a quante altre persone vengono aiutate nei loro progressi da entità che certe volte conoscono molto bene, perché si tratta di loro parenti o amici disincarnati, altre volte invece si tratta di Anime che abbiamo conosciuto in vite precedenti e che in questa, ancora, ci stanno aiutando. Quando pensiamo all’angelo custode o guida, diamo per scontato che tutti noi possediamo un angelo che veglia su di noi, quasi come se fosse d’obbligo che un’Anima debba passare la sua vita a badare alla nostra, come se non abbia nient’altro da fare.

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In verità, non tutti hanno un “angelo custode”, in quanto non tutti hanno conquistato l’amore e l’ammirazione di qualcun altro che, quando poi si disincarna, sceglie di aiutarli per un periodo della loro vita. Infatti chiediti: cos’hai fatto di speciale per gli altri, per aspettarti che qualcuno di loro debba scegliere di passare decine di anni da disincarnato per badare a te, per osservarti e proteggerti durante tutta la tua vita, anziché scegliere di fare la sua vita e pensare al suo percorso personale? Cos’hai fatto di così speciale per gli altri da aspettarti che loro debbano sacrificare la loro intera esistenza per te? Difatti non tutti hanno un’entità amica che veglia su di loro, semplicemente perché non tutti si sono interessati a farsi degli amici quando questi erano in vita, ragion per cui, quando essi si disincarneranno, non avranno alcuna ragione di pensare a loro e vegliare sulle loro vite. D’altra parte invece, ci sono persone che durante la loro vita sono state molto buone con gli altri, tanto da crearsi molte più Anime amiche di quante si possano immaginare, al punto che, alla loro disincarnazione, molte di loro sceglieranno di seguirle e queste persone non avranno una sola entità amica che veglierà su di loro, ma tante entità che gli rimarranno accanto per aiutarle durante il loro percorso. Naturalmente, dobbiamo ricordare che ogni entità potrà restare solo un certo periodo di tempo, perché prima o poi dovrà incarnarsi e quindi riprendere in mano la sua vita; perciò non avremo per tutta la vita lo stesso “angelo custode”, ma potrebbe comparire un’entità amica per un certo periodo della nostra vita, oppure più entità amiche che compariranno sparse durante il nostro percorso, o tutte nello stesso periodo, se ritengono che sia importante agire così. Oppure, potremmo non ricevere mai l’aiuto di un’entità amica, piuttosto, potremmo ricevere attacchi da entità nemiche che sin da vite passate ci perseguitano. Tutto questo dipende da ciò che abbiamo fatto e vissuto nelle vite precedenti, di cui in questa vita ne raccogliamo i frutti, a prescindere che questi siano gustosi o marci. Infatti, in alcuni periodi della nostra vita da entità, scegliamo di seguire alcune persone che vogliamo aiutare; altre volte invece, scegliamo di perseguitare chi ci ha fatto del male. Prova ad immaginare cosa succederebbe, se qualcuno, che si tratti di un conoscente o di un perfetto sconosciuto, uccidesse tua figlia e ti lasciasse con un vuoto terribile dentro, dettato dai tuoi sensi di colpa per non averla accompagnata quella sera, per averla fatta tornare a casa da sola, o per averla soffocata troppo tanto da averla spinta a scappare di casa di nascosto e aver incontrato la persona sbagliata al momento sbagliato, lì al buio, dove nessuno poteva sentire le sue urla. Come ti farebbe sentire questo? Sarebbe un dolore che forse non riusciresti a sopportare, nemmeno dopo anni, nemmeno quando le lacrime non riusciranno più a scendere. Certe volte riusciamo ad andare avanti e a riprendere la nostra vita in mano, nonostante tutto, nonostante qualcuno con le sue mani ci abbia tolto la cosa più cara al mondo. Altre volte, il dolore è così forte che il nostro corpo si ammala perché desideri così ardentemente raggiungere l’Anima di tua figlia, che ogni singola cellula del tuo corpo obbedisce al tuo desiderio e ti lascia andare, lasciandoti libero di uscire da quella scatola umana e ritrovare l’Anima di tua figlia. Ma non sempre questo è possibile, a volte perché tua figlia non aveva l’Anima oppure perché potrebbe non appartenere più a questa dimensione e non riusciresti a rintracciarla, trovandosi ormai chissà dove, nell’immenso universo. A quel punto tu sei un’Anima senza corpo e il dolore che provi dentro di te, la rabbia che senti nel vedere l’assassino di tua figlia ancora vivo e tu invece no, è così forte, che ti spinge con l’impulso più insidioso che possiamo provare: la vendetta. Tu che sei senza un corpo fisico, non vedi nient’altro, se non l’assassino di tua figlia che vive sereno la sua vita, come se mai avesse fatto nulla di male, come se non fosse successo niente. La ragione non è più presente nella tua mente e l’unica cosa che vuoi fare è togliergli quel sorriso dalla faccia, facendo provare lo stesso dolore che hai provato tu, alla persona che te l’ha provocato, alla persona che ti ha portato via tutto ciò che avevi. Ed a quel punto, nessuna legge umana può fermarti, perché sei un’Anima senza corpo, sei un’entità e niente e nessuno può impedirti di perseguitare quella persona e provocargli incidenti, malanni, sfortune di qualunque genere, colpendo anche le persone a lui care pur di farlo cadere in ginocchio fra le lacrime che per anni hanno accompagnato il tuo viso! Ed è questo che vuoi, non pensi a nient’altro, per tutto quel tempo continui a perseguitarlo e a rovinare ogni suo momento felice, perché è questo che vuoi: vuoi fargli provare il dolore che hai provato tu. 

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Per l’Anima che si trova in astrale il tempo scorre diversamente, la percezione stessa del tempo è diversa, e mentre non ci pensi e non ti rendi conto del tempo che passa, per lui stanno passando anni e decenni di vita in cui un’entità lo sta perseguitando, lo sta massacrando, seppure sia invisibile ai suoi occhi e alla vista di chiunque altro. Nessuno può vederti, però tu ci sei, e sei sempre accanto a lui.... Ma non per il suo bene. Questo è un esempio di ragione per cui un’Anima, e quindi un’entità, potrebbe scegliere di passare tantissimo tempo a perseguitare una persona ancora in vita, provocandogli dolori e sofferenze, e nonostante tutto non si possono negare le sue ragioni. Certe volte, però, nonostante la tristezza provata in vita, nonostante qualcuno ti abbia portato via tutto ciò che contava per te, nonostante tu sia morto di dolore e non di vecchiaia, non di incidente, ma di pura depressione, ti sei disincarnato e poi hai guardato la vita da un altro punto di vista. Hai guardato te stesso, hai guardato l’Anima di tua figlia, hai guardato il corpo ancora in vita del suo assassino.... ed hai scelto di perdonarlo. Certe volte hai scelto di lasciare perdere, ti sei guardato intorno e hai detto: “Va bene, è ora di incominciare una nuova vita”, lasciandoti così il passato alle spalle, consapevole che, una volta reincarnato, non ricorderai più nulla della tua vita precedente.... e questo, in fondo, ti dà sollievo. A volte scegliamo la reincarnazione proprio per dimenticare, per evadere da quella prigione di dolore che ci sta lasciando morire di fame, per ricominciare una vita in cui, per un po’, non penseremo più al passato. Sarà come una rinascita, sarà esattamente una rinascita! Perché non ricorderai il dolore che ti ha afflitto. Ricomincerai con i primi passi attraverso un piccolo corpicino nuovo, circondato da persone felici di conoscerti per la prima volta: i tuoi nuovi genitori. Riprenderai a vivere, cosa che nella vita precedente ti sembrava impossibile riuscire a fare: è un nuovo inizio per te. Così farai i tuoi primi passi, i tuoi primi errori, i tuoi primi dispetti verso i tuoi genitori e le vostre prime litigate... uscirai di casa senza permesso, farai sciocchezze con gli amici, deluderai i tuoi genitori, poi vi abbraccerete, farete pace e loro ti perdoneranno. La tua vita andrà avanti, non ricordando quella precedente, e non avrai ragione di soffrire per una figlia che hai perduto, perché sei tu ora ad essere il figlio che fa preoccupare i genitori. Ti stresserai ogni volta che loro ti chiederanno dove ti trovi, li odierai ogni volta che loro ti chiameranno al cellulare, preoccupati nelle ore notturne per chiederti di tornare a casa, che là fuori è pericoloso. Non li sopporterai e non li capirai, come loro non capiranno che tu hai bisogno dei tuoi spazi e che non devono opprimerti, perché otterranno l’effetto opposto. Ma sei tu, ora, a farli preoccupare, sino a quando non diventerai genitore e rischierai di fare i loro stessi errori: stresserai tuo figlio tanto da opprimerlo, per le tue paure tramandate dai tuoi genitori, per le tue paure inconsce tramandate dalla tua vita passata, sino a costringerlo a scappare di casa la sera e non dirti nulla, per quanto lo hai angosciato. Ma lui starà bene, non gli accadrà niente. Le tue paure però sono profondamente inconsce, dovute all’esperienza avuta in passato, che la tua mente attuale non riconosce e non concepisce, ma si convince che siano paure fondate su questa vita e giuste, che ti spingono a trattare tuo figlio attuale come un detenuto: chiuso in casa sotto il controllo attento dei tuoi occhi da falco, tanto che gli impedisci di vivere la sua vita da adolescente, con gli amici della sua età, per paura di ciò che c’è là fuori. La tua paura è comprensibile, ma non devi permettere a tuo figlio di perdere tutto e tutti dalla sua vita sin dalla sua giovane età, a causa della tua eccessiva paura che ti rende soffocante, tanto da diventare insopportabile ai suoi occhi, che prima o poi sceglierà di allontanarsi da te per vivere finalmente la sua vita, che tu gli stavi togliendo. Dimenticare, durante la reincarnazione, può darti un momento di sollievo, per staccare un po’ dal passato e goderti di nuovo la vita. Però, dopo anni, il non ricordare chi sei e chi sei stato diventa un peso, perché ti impedisce di capire perché sei fatto così, perché reagisci in un certo modo alle situazioni che ti si presentano davanti, non capendo la ragione per cui tutto ti sembra già visto seppure non l’hai vissuto in questa vita. Dimenticare il tuo passato e la sofferenza della vita precedente può darti sollievo per un po’ di tempo, ma poi, ad un certo punto della tua nuova vita, la tua mente è pronta abbastanza per capire il passato e vederlo da un’altra prospettiva: non più in prima persona, ma in terza, perché guarderai le tue vite passate come se si trattasse di altre persone esterne a ciò che tu sei oggi, e questo ti darà la forza di reggerle e di perdonarti.

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Lo stacco tra una vita e l’altra può essere importante, per non trascinarti il dolore precedente nella vita successiva, ma ad un certo punto della tua esistenza hai bisogno di sapere chi sei, tanto da renderti conto che quella sofferenza di vita passata non deve ostacolare i tuoi ricordi. Seppure quella vita sia finita così, non merita di essere buttata nel dimenticatoio per sempre, perché sei stato qualcuno, hai vissuto esperienze e hai portato, in qualche modo, la tua impronta in questo mondo, perciò hai bisogno di ricordare chi sei e cosa hai vissuto in passato. La vita non è composta da soli momenti difficili, ma anche da soddisfazioni e da progetti realizzati, motivo per cui ricordarle, anche quelle più tristi, ti porterà un grande riempimento dentro il tuo petto, colmando quel vuoto che nessuno, al mondo, potrà riempire mai, se non le tue vite passate. Perciò se in alcune occasioni, in cui ti trovi sottoforma di entità, scegli di aiutare i tuoi amati per un certo periodo di tempo, altre volte potresti scegliere di perseguitare chi ti ha fatto del male, oppure di perdonarli e di voltare pagina della tua vita. Altre volte ancora, scegli di passare quel tempo da disincarnato, per visitare questo pianeta e osservarlo da un altro punto di vista, dagli occhi di qualcuno che non è più sottomesso alla società, non deve più andare a lavorare, non deve più guadagnare soldi per poterli spendere, non deve più alzarsi presto per andare al lavoro e subire una vita frenetica. Potrai guardare il mondo dagli occhi di qualcuno che, finalmente, è in vita, seppure non abbia più un corpo fisico, perché si sta vivendo la pace del momento, anziché correre più veloce degli altri per rincorrere il tempo prima che finisca. Finalmente ti senti in pace, e per un po’ vorrai stare in quello stato. Ma non per sempre! Perché dopo un periodo di tempo, che nelle dimensioni astrali scorre diversamente da quelle fisiche, sceglierai di vivere un’altra avventura, un’esperienza nuova in un corpo fisico nuovo. Così ti reincarnerai, ricominciando la vita da capo ma con un’immensità di conoscenza interna ben superiore dalla vita precedente, perché non solo hai una vita in più, ma hai sfruttato anche il tempo fra un’incarnazione e l’altra, svolgendo tutt’altro genere di esperienze che ha riempito le memorie della tua Anima. Arrivati a questo punto, ti guiderò in una nuova sessione di pratica per richiamare i ricordi delle tue vite passate, ed avvicinarti così a percepire chi sei veramente, sino ad arrivare al giorno in cui ricorderai, nelle tue memorie, i ricordi delle tue vite passate. Ascolta l’audio “Tecnica con le Memorie dell’Essere” oppure prosegui con la lettura.

Fine pagina 7 su 7. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

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