Le Orange - Le Regine del rimando (7 parte)
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Se dovessi citare il loro più grande punto di forza e definire le Orange secondo quel titolo, le denominerei certamente le Regine del Rimando, perché loro sono specializzate a distrarre i propri nemici verso qualsiasi forma di rimando. Nonostante io disprezzi fortemente la razza delle Orange, essendo una tra le più oscure conosciute su questa terra, e credo che sia comprensibile sin dalla prima riga scritta su questi libri sul loro conto, devo necessariamente affermare che sono state molto potenti e molto furbe contro tutti i nemici che hanno sconfitto, e lo sono ancora verso molti umani. Le Orange sanno colpire bene nel segno e sanno sfruttare le diverse maschere degli umani per distrarli e dirigerli dove loro vogliono che vadano: sono così capaci perché alcune di queste maschere “umane” sono state create proprio dalle Orange. Altre maschere invece le fortificano artificialmente, potenziandole affinché le vittime umane ne vengano confuse, distratte, manipolate. Ci sarebbero davvero troppe cose che vorrei dire sul loro conto, da quali sono tutte le loro strategie, a cosa pensano, a cosa provano, a tantissimo altro, e mi impegnerò per dire il più possibile in queste pagine, senza rimandare! Ma ciò di cui in questo capitolo è necessario esaminare è il loro enorme potere sul farci rimandare i nostri doveri, progetti, impegni. Le ho definite le Regine del rimando perché sono veramente capaci di manipolare i pensieri umani e farci decidere di dover rimandare ciò che stiamo facendo. Se il rimando non fosse così potente per rovinarci le vite non si impegnerebbero così tanto per sfruttarlo contro di noi. Questa strategia chiamata rimando funziona su tutti, sia sugli umani che su qualsiasi altra razza aliena, ecco perché funziona; comunque per il momento concentriamoci su come agisce su noi umani. Per comprendere il discorso del rimando potremmo fare l’esempio della tipica faccenda che da anni e anni dici che vorresti fare, ma che non fai mai. Di solito l’idea del rimando potrebbe far intendere qualcosa di grosso che rimandiamo proprio perché non ne abbiamo realmente il tempo oppure il coraggio di farlo, come ad esempio lasciare il lavoro per cercarne uno nuovo, cambiare casa per trovarne una migliore, oppure più semplicemente riordinare la cantina, che ci fa pensare che non ci sia problema a rimandare: “tanto non muore nessuno se non lo faccio oggi”. Quindi non ci preoccupiamo se rimandiamo ad un altro giorno che diventa un rimando agli anni successivi. Purtroppo però il problema del rimando non riguarda solo la cantina, che invece può risultare come un piccolo rimando, e diventa letteralmente insignificante rispetto a ciò che gli alieni sanno programmare su di noi. I grandi rimandi sono quelli di tutti i giorni, quelli che stiamo vivendo nel presente, che sono quelli che determinano se la nostra vita debba essere ingabbiata nella rete artificiale creata dalle Orange per noi, o se possiamo vivere una vita al di fuori di questa gabbia. Capire il rimando e quale sia lo scopo finale richiede un po' di pazienza. Abbiamo 24 ore di tempo al giorno a disposizione per poter fare tutte le cose che vogliamo, e potremmo farle, se volessimo, se non fosse che ci sediamo spesso “a riposare”, ci stendiamo sul divano o sul letto “per riposare”, stiamo al computer a chattare sui social network per ore “per riposare”, guardiamo i programmi televisivi in precisi orari “per riposare” e facciamo tante altre cose che portano via il tempo delle nostre giornate, tutte “per riposare” o per distrarci. Ma quanto diamine riposiamo? E questo “riposare” ci fa davvero riposare oppure ci fa perdere solamente tanto tempo? La scusa è sempre quella: “Io lavoro!”, come se fossi l’unica persona al mondo a farlo, oppure: “Ma io ho figli!”, come se fossi l’unica persona al mondo ad averne, o peggio ancora: “Ma io ho da studiare per l’università!”, come se… ma sono soltanto scuse. Tutti hanno il lavoro o lo studio, tutti hanno o avranno figli o qualcun altro a cui badare, è normale, e chi non lavora e non studia dovrà occupare il proprio tempo a trovarsi un posto di lavoro, quindi non starà comodamente a casa ad aspettare che qualcosa succeda preso dalla noia, ma dovrà cercarsi un lavoro o trovare il modo di realizzarsi, quindi tutti siamo impegnati in qualche attività.
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È insensato pensare a chi non lavora e non fa niente tutto il giorno, perché quello stallo non durerà per sempre, ma prima o poi anche il più nullafacente dovrà occuparsi di qualcosa. Quel breve periodo di “calma” non durerà per tutta la vita. Quindi tutti siamo impegnati con qualcosa che impegna le nostre giornate, e nessuno può mettersi a paragone con gli altri. C’è chi lavora 8 ore al giorno e poi torna a casa e deve occuparsi dei bambini. C’è chi lavora 8 ore al giorno e non ha bambini, ma deve occuparsi dei genitori molto anziani, o di un parente malato che gli ruba lo stesso tempo dei bambini. Nessuno dovrebbe mettersi a paragone e sostenere di essere “più impegnato degli altri”; perché non ha senso, questa non è una gara. Ognuno può decidere di sistemare le proprie faccende personali prendendosi del tempo per sé, e anche le faccende personali cambiano da persona a persona, ma non si dovrebbe cercare il confronto neppure in questo caso, perché ognuno è diverso. Abbiamo tutti molto tempo occupato destinato al lavoro, e diamo per scontato che se lo avessimo tutto libero saremmo già tutti super Praticanti, ma questo non è del tutto vero, perché molti troverebbero comunque altri impegni pur di non praticare e dire “Lo farei, se solo avessi tempo”. Molti non praticano proprio perché reputano di avere troppi impegni. Il problema è che in genere come razza umana siamo assetati di soldi e passiamo le nostre giornate a lavorare di più per guadagnare di più, finendo poi, spesso, per ricevere quasi la stessa cifra in confronto a chi svolge meno ore di lavoro di noi. Certo, è un modo di dire, perché dipende dal tipo di lavoro che si svolge e da altre varie ragioni, ma il punto è che stiamo sprecando la nostra vita a lavorare e a dormire, per poi lamentarci di non avere tempo per fare altro. Lavoriamo minimo 8 ore e, considerando anche il tragitto e la pausa pranzo, almeno altre 3 ore si perdono; poi si torna a casa dopo 11-12 ore consecutive passate tra lavoro e viaggio, e si dorme per altre 8, per un totale di 20 ore consumate su 24. Che fine fanno le altre ore? Avanzano 4 ore che si potrebbero utilizzare in tanti modi, ma non lo facciamo perché rimandiamo di continuo ciò che potremmo fare, ritrovandoci all’ultima ora dicendo: “Beh, ormai è tardi, non ne vale più la pena iniziare, lo farò un’altra volta!”. In pratica, arriviamo al punto di aver solo sprecato tanto tempo – ogni singolo giorno – e non aver concluso niente di buono, un’altra volta. In particolar modo rimandiamo tutto ciò che riguarda la nostra Evoluzione spirituale e psichica. Se abbiamo 4 ore di tempo libere piuttosto che meditare e praticare le usiamo per guardarci una nuova serie tv o di nuovo quel film visto mille volte, ma lo riguardiamo pur di dire di non aver tempo per praticare. Questo non va bene, perché al di là del tempo che ci ruba il lavoro, le faccende domestiche, o i figli/parenti a cui dobbiamo badare, tanto altro tempo ce lo avremmo ma scegliamo volontariamente di sprecarlo per poi dire a noi stessi di “non avere tempo”. Le Orange sono le Regine del rimando ma anche del “non ne vale la pena”. Per fare un esempio pratico, poniamo che tu abbia un progetto importante da completare e consegnare al tuo capo entro 7 giorni di tempo, che per semplificare potrebbe essere un file di 30 pagine, oppure che tu debba studiare queste stesse pagine per un esame scolastico/universitario. Bene, è facile, in fondo 30 pagine non sono molte e se ne facessi un po’ tutti i giorni sarebbe fatta anche prima della data di consegna. Se ti programmassi la giornata imponendoti ogni giorno di farne poche, per esempio 5-7 o addirittura 10 al giorno, finiresti il compito in men che non si dica, evitando di arrivare all’ultimo giorno già sapendo che tanto, il giorno prima, accade sempre un imprevisto che ti impedisce di concluderlo. Sgridiamo e rimproveriamo i nostri figli di non rimandare i loro compiti alla fine delle vacanze di Natale e noi per primi rimandiamo i nostri alla fine del tempo prestabilito. Se non è un progetto di pagine, potrebbe essere la pulizia della cantina, o qualsiasi altro obiettivo personale, dividendo la mansione in più punti/obiettivi.
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Non puoi farla tutto in un giorno, o aspettare di prenderti le ferie invernali o estive per passare una settimana di fila a pulire l’intera cantina; perciò anziché rimandare potresti decidere dei punti sugli obiettivi e farne uno al giorno, così in una settimana sarebbe finita. Hai sette giorni di tempo. Potresti iniziare oggi, ma cosa succederà oggi? Noterai che il cane è stressato e che ha bisogno di una passeggiata più lunga del solito. Al ritorno ti verrà in mente che è da tanto tempo che non vai a salutare quella vicina di casa o quell’amica e quindi dovrai assolutamente fare un salto a casa sua altrimenti crolla il mondo. Dopodiché, tornando a casa, penserai che sarebbe bene fare la spesa, che dovresti proprio comprare qualcosa in modo da non doverci andare l’indomani; e così passi a fare la spesa. Quando rientri hai già consumato tutte le ore e devi ancora preparare la cena e pulire, e ormai sono già le 21.00, ormai hai solo due ore di tempo prima di andare a letto e tanto vale fare il compito domani, perché oggi si è già fatto tardi e ormai non ne vale più la pena neppure per iniziare. Avresti ancora delle ore di tempo ma, poiché hai deciso che ormai non c’è più tempo, piuttosto oggi sprechi quelle ore rimanenti per guardarti qualche programma/serie tv e una cosa è certa: neanche oggi inizi i lavori da fare! L’indomani non pensi di alzarti un’ora prima per iniziare il progetto, perché se un giorno dormi un’ora in meno potresti rischiare di morire; quindi è molto meglio dormire come al solito. Svegliarsi prima per svolgere i propri compiti non ne varrebbe la pena, quindi non inizi neppure l’indomani e quel progetto viene ancora rimandato. Vai al lavoro, torni a casa e ti rendi conto che il giorno precedente hai dimenticato di acquistare un prodotto e quindi devi tornare al supermercato a fare la spesa perché ieri ti eri dimenticato di comprare qualcosa. Torni a casa ma è tardi, sono già le 18.00, tra un’ora devi cucinare e ormai non vale più la pena di iniziare il progetto, piuttosto sprechi un’ora senza concludere niente, a guardare i social network o le email, perché tanto tra un’ora devi cucinare, poi mangiare, pulire, eccetera; così sprechi il tempo libero davanti ad un dispositivo elettronico. Così si arriva alle 21.00, e di certo non ne vale la pena iniziare a quest’ora, meglio farlo domani! L’indomani è il giorno libero e sei proprio decisa a farlo… sì, tanto non hai nemmeno l’impegno di dover andare fare la spesa dato che l’hai già fatta ieri. Hai un sacco di tempo! Puoi fare mille cose oggi! Cosa vuoi che succeda se consumi solo un’oretta a fare un pisolino? O se ti guardi solamente una puntata della tua serie preferita, o se ti connetti un attimo al social per vedere i post dei tuoi influencer preferiti? Ti racconti che ti tratterrai poco, che tanto dopo lo farai, ne sei sicuro, sei certo che dopo inizierai il progetto e lo completerai pure! Stranamente quell’oretta di pisolino o di social network diventeranno 3 ore piene e a quel punto dovrai poi iniziare a cucinare perché non ne varrà la pena di iniziare il progetto e cucinare più tardi, perché sicuramente moriresti se oggi mangiassi con un’ora di ritardo! Così arriva il giorno seguente e, avendo imparato la lezione del pisolino, dirai: “Beh, oggi non mi addormento, sto solo 10 minuti su internet”. Quei 10 minuti diventeranno 120, ossia 2 ore, dopodiché riceverai una telefonata che ti tratterrà per un’altra ora, durante la quale parlerai di pettegolezzi provando ad autoconvincerti che sia tempo ben usato, pensando: “Dai, tanto non lo faccio mai! Non era educato chiudere la chiamata, e poi va bene se ogni tanto mi concedo una chiacchierata così! Per una volta!”. Peccato che l’una volta avviene puntualmente ogni settimana. Così facendo ti ritrovi all’ultimo giorno per poter lavorare a quell’impegno e devi decidere se farlo o meno, e molto probabilmente non lo farai. In questo esempio ho citato un compito che ti eri imposto di svolgere, un compito che ti eri detto “questa settimana devo finirlo per forza!” e ciononostante troverai mille difficoltà anche solo per iniziarlo, figuriamoci per portarlo a compimento.
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Ma se invece parliamo di un compito che andrebbe svolto tutti i giorni, senza una data di conclusione? Se fosse un compito per te stesso, come un progetto a cui stai lavorando o qualcosa che volevi finire “presto” ma senza darti una data prestabilita, come ti comporteresti? Non avere una data, un obiettivo da raggiungere, fa sì che diventi molto più difficile raggiungerlo in breve tempo, e prevedere come quel progetto andrà è molto semplice. Il rimando che partirà da 7 giorni diventeranno 7 mesi, che poi diventeranno 7 anni, ovvero mai. Ciò non significa che basta scriversi su un bigliettino che entro una settimana devi finire un lavoro, per riuscirci davvero, perché scriverlo non basta per attuarlo. Però non si può negare che scriverlo è di enorme aiuto per farci da promemoria e invogliarci a metterlo in pratica anziché affidarci solo alla nostra mente, che manipolata dall’artificialità (e dai nanobot all’interno!) nasconderà quel dovere dal nostro pensiero e neppure ci tornerà in mente: ce ne dimenticheremmo per settimane e poi mesi, prima che ci torni in mente “Ah, avrei dovuto fare quella cosa… ma ormai è tardi, sono passati troppi mesi/anni e non ne vale più la pena”. Questo è un programma vero e proprio che si chiama routine, perché la routine non è solo fare le solite mansioni ogni giorno, ma è anche fare le solite scelte ogni singolo giorno, per giunta decise da altri, perché ogni giorno veniamo influenzati dal rimando artificiale creato su misura per noi, e dunque scegliamo o meglio accettiamo la decisione di rimandare, di fare domani e ancora dopodomani, pur sapendo bene che tanto non lo faremo mai. Sprechiamo costantemente la nostra vita per seguire dei canoni che non ci appartengono. La vita umana era un coltivare passioni, interessi, hobby, essere attivi, sportivi, curati, intelligenti, colti, la gente si impegnava a seguire il suo sogno con tutte le sue forze, e noi oggi, invece, andiamo avanti in modo meccanico e confuso, molti senza alcuna passione, per compiere gesti automatici tutto il giorno e tornare a casa privi di forze. Siamo dei robot, non più sembriamo, lo siamo proprio diventati. Non siamo più artisti, non siamo più sportivi, non abbiamo più un hobby, siamo solo macchine che svolgono le mansioni per cui sono state programmate. Poi se andiamo in palestra 2 volte a settimana pensiamo di essere dei gran sportivi; mentre in passato l’umano passava 12-15 ore al giorno a muoversi fisicamente. Noi passiamo 12-15 ore seduti, tutti i giorni, e poi andiamo a dormire, ma ci sentiamo grandi sportivi se andiamo in palestra a sollevare pesi, trascurando o addirittura schifando il movimento fisico naturale ad oggi chiamato “cardio”, che è in realtà il vero movimento naturale dell’umano, a differenza del sollevamento pesi che è un’attività moderna creata per gonfiare i muscoli superficiali e sovraccaricare di sforzo gli organi principali. Senza movimento fisico, oggi chiamata “cardio”, e senza stretching, fare pesi in palestra senza movimento (cardio e stretch) risulta essere l’ennesima trovata per farci credere di fare sport mentre non stiamo facendo sport. Le Orange sono estremamente interessate a farci rimandare i nostri progetti, e fanno questo per un importantissimo motivo: sanno che se accetterai di rimandare le varie azioni della tua vita, accetterai anche di rimandare, per sempre, il tuo risveglio spirituale. A loro questo interessa! Che tu pulisca la cantina o che tu faccia quel dipinto che tanto desideri, alle Orange non interessa un bel niente. A loro interessa che riescano a farti rimandare per sempre la scelta della tua Evoluzione Spirituale. Ma per riuscire a farti rimandare quella scelta, devono prima lavorarti su tutte le altre faccende quotidiane, così che rimandare la pratica psichica sarà molto più facile, in quanto abituato a rimandare qualsiasi cosa della tua routine. Supponiamo che tu sia una persona “nuova” alla spiritualità (e potrebbe essere proprio così, perché potrebbe essere la prima volta che leggi questo genere di libri) e che oggi per la prima volta ti ritrovi a leggere una tecnica di Meditazione che ti invita a praticarla. Bene, sembra facile, quindi decidi che oggi dovrai trovarti mezz’oretta di tempo libero per svolgerla. Non ti chiede ore, ti chiede solo una mezzoretta, non è così tanto, quindi non è impossibile da fare. Già prima di trovare il giorno adatto in cui troverai quella mezz’ora adatta per Meditare, passeranno svariate giornate o addirittura settimane e mesi.
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Ma supponiamo che finalmente troverai il giorno adatto: ti siedi a Meditare ed ecco fatto! Scopri che mezz’ora di tempo non è così tanto, scopri che Meditare ti è piaciuto, e che puoi ripeterlo con una semplicità incredibile, quindi è impossibile che rimanderai di nuovo. Sei deciso: domani mediterai di nuovo, è così facile! Eppure, il giorno dopo, convinto che sia sin troppo facile (e pensi anche che sia assurdo credere che una tecnica così facile basterebbe per permetterti di Evolverti Psichicamente, perché è anche troppo facile! Di sicuro servirebbero tecniche più complicate e impegnative! Eppure…) prima guarderai la tv, perché tanto avrai molto tempo libero e quella mezz’oretta per meditare la troverai quando ti pare. Poi pulirai casa, poi guarderai di nuovo una serie tv oppure i social network, perché non sia mai che ti perdi quel programma che per giunta segui di rado ma proprio domani inizierà a interessarti, oppure che rischi di perderti un video o un post inutile di un influencer inutile. Comunque ci perderai del tempo, sicurissimo che dopo mediterai, quindi non senti minimamente la pressione perché sei certo che dopo lo farai. Poi è ora di cucinare, quindi poi mangerai, pulirai la cucina, finirai di guardare il programma televisivo o altri video sui social/piattaforme web, e andrai a dormire. Ops, ma dov’è finita la Meditazione? Potevi farla in qualsiasi momento, addirittura potevi farla anche all’ultimo, giusto prima di andare a dormire, perché se ti fossi addormentato 20-30 minuti dopo non sarebbe successo niente di male, ma invece no: “Ormai non ne vale più la pena, lo farò domani!”. Così non hai meditato e hai saltato un giorno. Il giorno dopo, tornato dal lavoro, dopo aver mangiato, pulito, eccetera, ti rendi conto che un impegno banale e anche inutile in questo momento, come potrebbe essere il tuo pc pieno di file in disordine e che sarebbe bene mettere un po' di ordine, diventa improvvisamente un impegno urgentissimo e che non puoi più rimandare perché oggi è veramente fondamentale che ti concentri su quell’impegno! Qualcosa di inutile, che hai rimandato da mesi o da anni, ma che proprio oggi senti nel profondo del cuore la necessità di doverlo fare per forza. E “il cuore non sbaglia mai” ti dici, con frasi ridicole per convincerti di avere ragione a perdere tempo dietro quell’evento inutile. Dirai a te stesso che questo non è assolutamente un modo per farti rimandare la Meditazione, che il Low non c’entra un bel niente, che sai bene cos’è il Low e non ti fai di certo fregare ma, questo impegno è veramente importante e urgente e non puoi rimandarlo. Quindi ti racconti che mediterai dopo, perché ora devi assolutamente occuparti di questo qualsiasi genere di impegno ti sia stato posto davanti agli occhi per distrarti. Ovviamente tutto è programmato artificialmente perché questo impegno occupi molte più ore di quante tu ne immaginassi, e arriverai alla sera che sarai stanchissimo. Poi, potresti comunque meditare, ma dirai a te stesso che ormai è tardi, che ora vuoi guardarti qualche serie, o qualsiasi siano i tuoi passatempi Low, e anche oggi rimanderai a domani. Arriva il weekend, è sabato e vuoi uscire a divertirti, altrimenti crollerebbe il mondo… ma non mediti da giorni: “Ma sì, dai, non ne vale la pena meditare proprio oggi, devo andare in disco! Poi domani ho quel pranzo di famiglia e non riuscirò a meditare, tanto vale iniziare direttamente da lunedì!”, e ovviamente sarà una scusa, perché lunedì ti dimenticherai e non lo farai più. Sei caduto perfettamente nel tranello delle Orange, bravo! Un tranello che poi ovviamente anche gli altri Alieni utilizzano e sfruttano ogni giorno per programmare le nostre giornate. Questo andrà poi a ripetersi e anche a ripercuotersi nei tempi successivi, facendoti accettare le medesime condizioni. Passeranno mesi, molti mesi, sino a che potrebbe concludersi l’anno. Rifletterai sul fatto che hai sprecato tutto l’anno su cui hai meditato poco e niente. Ti ritroverai a dicembre e potresti rimetterti in carreggiata, ma il Rimando Artificiale è sempre dietro l’angolo. Così anziché pensare: “Ok è arrivato il momento, da oggi medito di più così inizierò l’anno nuovo in ottime condizioni!” penserai: “Beh, dato che tutto l’anno ho fatto poco, a dicembre non faccio nulla, così inizierò direttamente dal 1º giorno del nuovo anno e andrà benissimo!”. Ed è ovviamente una trappola.
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Ti perderai altri 30 giorni di meditazione in cui potevi evolverti e non poco, come se iniziare a gennaio ti porterebbe maggiori capacità risvegliate. Ma ovviamente non sarà così. Aspetterai gennaio, ma il 1° gennaio sarai ubriaco dai festeggiamenti del giorno prima e stai pur certo che tutto farai, tranne essere cosciente, lucido, e iniziare a meditare. Per tutto il mese di gennaio non incomincerai a meditare. Arriverà febbraio e ti dirai “beh, non è più inizio anno… ormai gennaio è passato e siamo già a febbraio, non so se ormai ne valga la pena iniziare..” sarà appena iniziato l’anno ma tu ne parlerai come se ormai fosse quasi alla fine, ed è un perenne meccanismo di rimando. Un perenne Non-Evolversi. Ormai sono vecchio, non ne varrebbe più la pena iniziare a meditare, ormai è troppo tardi, è la frase che ti verrà da ripeterti più spesso. Oppure sono ancora molto giovane e avrò tutto il tempo davanti, l’ennesima scusa per rimandare, sino a che subentrerà l’idea che ormai sono vecchio, non ne vale più la pena. Il punto è questo, che a causa di tutte le nanotecnologie che ci vengono inserite dentro il nostro corpo e a causa di tutte le sostanze tossiche che ci vengono iniettate, la nostra Coscienza non è capace di reggere tutto questo sforzo, né di sopravvivere senza che noi facciamo niente di psichico per aiutarla. Non abbiamo un’energia così forte che anche senza praticare e meditare possiamo comunque evolverci, perché non è così, a causa di tutte le nanotech che ci inseriscono in svariati modi appositamente per renderci deboli psichicamente senza che ce ne rendiamo conto non possiamo Evolverci senza Meditare. L’Evoluzione spirituale non è separata dall’Evoluzione psichica, ma sono assolutamente la stessa cosa. Il fatto che la grandissima maggioranza dei “percorsi spirituali” faccia intendere che siano due argomenti separati e che ci si possa “Evolvere” e diventare più forti spiritualmente senza minimamente toccare le Facoltà Psichiche, anzi addirittura volontariamente ignorandole e allontanandole, è fatto apposta per impedirci di Evolverci. Sono “percorsi spirituali” guidati da persone non praticanti che non hanno mai avuto esperienze psichiche e che pertanto vengono costantemente ipnotizzati, manipolati appositamente per dire e fare determinate cose al fine di influenzare anche tutti gli altri. Chi non pratica deve convincere anche gli altri a non praticare, perché chi non pratica è più facilmente manipolabile dagli alieni, che spinge loro a convincere gli altri umani a seguire la stessa strada: non praticare così da essere più manipolabili dagli alieni. Il problema è che dietro a queste gravi manipolazioni celate dietro belle parole di amore e di evoluzione, ci sono i Pleiadiani. “Non Meditare, Non praticare, tu sei già Evoluto e non devi fare niente” questo è il solito ritornello, il mantra degli ipnotizzati, dettato da persone che devono necessariamente chiuderti la mente e impedirti di Evolverti. La verità è che se già migliaia di anni fa gli umani avevano compreso che per Evolversi era necessario Meditare, ecco perché le Divinità Meditavano e insegnavano a farlo, non dovremmo di certo pensare oggi che loro sbagliassero, e che noi per qualche folle ragione siamo esentati da quelle stesse regole. Oggi come oggi, se non pratichiamo, per noi è la fine, per le nostre Coscienze è la fine, perché siamo costantemente bombardati da sostanze chimiche e nanotecnologie inserite dentro al nostro corpo, oltre tecnologie più grandi come microchip e grandi chip (piuttosto grossi attorcigliati come fili metallici all’interno ed esterno dei nostri organi; non esistono solo i microchip inseriti sottopelle dall’aspetto di un chicco di riso) che servono appositamente ad impedirci di Evolverci. Quindi non è una conseguenza casuale, è esattamente la conseguenza che i chip servono ad ottenere. Si tratta di tecnologie avanzate che, se non pratichiamo, riescono a bloccarci psichicamente e impedirci di Evolverci, sia spiritualmente che psichicamente, che vanno per forza di pari passo. Se non ti evolvi psichicamente (ossia non pratichi per sviluppare le Facoltà Psichiche) non puoi evolverti spiritualmente, a prescindere da quanto intensamente lo si voglia credere, illudendosi. Il Rimando delle Orange serve a impedirci di Praticare, ma anche di impedirci di farlo con costanza. Seppure riesci ad iniziare il Percorso di Pratica non è detto che riuscirai a proseguire: il primo passo è stato fatto, ma non basta, perché non determina che dal momento in cui hai iniziato a Meditare allora riuscirai per sempre a farlo senza mai smettere.
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Tutt’al contrario, l’arresa è immediatamente dietro l’angolo, seppure tu possa essere motivato da emozioni e volontà molto forti. Quindi molti credono che se si pratica saltuariamente sia alla fine la stessa cosa di praticare con costanza. Ovviamente non è così, altrimenti non ci sarebbe la necessità di praticare tutti i giorni, e questa c’è, se vogliamo Evolverci. Così altri possono pensare che mal che vada, se a giorni si pratica e poi per un lungo periodo non si pratica più, “il peggio che possa capitare è tornare al punto di partenza”, ma il punto è che non esiste un punto di partenza, esiste che tu sei qui Ora, e più Mediti più diventi forte, meno mediti, più passa il tempo e più diventi debole. Non resti uguale a com’eri in passato, perché nel frattempo le nanotecnologie presenti dentro di te e tutte le sostanze tossiche che respiri, assorbi e ingerisci ogni giorno, stanno continuando a danneggiare giorno dopo giorno la tua salute fisica, la tua mente, e la tua Psichicità. Possiamo capirlo anche semplicemente osservando la gente che invecchia, si ammala e muore. Non resta ferma al punto di giovinezza in cui ha smesso di praticare sport, per fare un esempio, ma continua ad ammalarsi e invecchiare. Questo accade perché il tempo passa e viene sprecato. Tuttavia non si può minimamente negare che praticare sport allontani molte possibilità di malattia e allontani dunque la morte precoce, anche perché rende più giovani rispetto all’età biologica che avanza, perciò possiamo decisamente affermare che lo sport ringiovanisce. Non abbiamo davanti la vita eterna ma non possiamo neppure pensare che morire a 65-70 anni dopo aver vissuto dai 30 anni ai 70 anni con dolori e malattie fisse, e morire a 95-105 anni in cui abbiamo vissuto in grande salute sino agli ultimi anni di vita, sia considerabile la stessa cosa. Arrivati ad una certa età il nostro corpo si spegne, ma c’è grande differenza dal passare la vita con perenni gravi problemi di salute che ci rovinano l’esistenza già dalla giovane età, e arrivare alla fine della nostra vita che abbiamo vissuto in grande salute e felicità quotidiana sino agli ultimi tempi. Noi dovremmo smettere di pensare che sia la stessa cosa, e renderci conto che vivere una vita sana e duratura è molto meglio che “sopportare” e trascinarci in avanti sino a quando non moriremo, anche piuttosto giovani, come se la vita fosse stata creata per farci soffrire e dovremmo solamente sopportarla, anziché sfruttarla al meglio. Lo stesso vale per la Meditazione, che ringiovanisce e migliora la salute fisica e mentale, aggiungendo poi che unendo lo sport alla Meditazione si ottiene una combo veramente positiva. Se le persone praticassero di più la Meditazione e magari anche lo sport, essendo le due attività veramente compatibili, la vita di tutti durerebbe molti più anni e soprattutto in salute. Non si tratta di una semplice teoria, ma di un dato di fatto: gli sportivi e coloro che meditano vivono molto più a lungo e con maggiore salute in confronto a chi, invece, non svolge nessuna delle due azioni. Ovviamente bisogna anche saper ragionare e non prendere come esempi gli “sportivi” che si drogano, perché se muoiono giovani non è perché praticano sport ma perché si drogano! Ben diverso è da chi pratica sport e non assume nessuna forma di droga, alcool, doping, che vive sano e più a lungo. Se poi le due azioni, quindi sport e Meditazione si uniscono, cioè si svolgono entrambe durante la propria vita, ognuna rafforza l’altra e la salute della persona si amplifica. Meditare permette di ringiovanire nella mente e nella salute fisica, che si rispecchia interamente anche nel corpo, e più si Medita più permette di migliorare la propria salute mentale e fisica. Questo perché oltre lo sviluppo delle Facoltà Psichiche che aiuta di gran lunga a guarire da diverse patologie, Meditare permette di spurgare sostanze pesanti e dannose dal nostro corpo e dal nostro cervello, dunque le sostanze chimiche, le neurotossine, e le nanotecnologie che ci sono state inserite appositamente per danneggiarci e farci ammalare.
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Ecco perché non dobbiamo mai pensare che si torni semplicemente al punto di partenza, perché non c’è un punto di partenza, Meditare offre un enorme spettro di benefici e miglioramenti in tutti i fronti della propria vita, e semplicemente saltando le meditazioni ossia non-meditando non si torna indietro nel tempo, ma ti trovi nell’Oggi, nel Presente, e ti impedisce di stare bene. Quindi il Rimando delle Orange serve a rimandare la volontà di impegnarsi nella pratica, al fine di rimandare – senza saperlo o senza rendersene davvero conto – la propria Evoluzione. Ma per chi invece è riuscito a prendere una buona abitudine di Meditazione, e medita da tempo, in che modo potrebbe presentarsi il Rimando? Semplice, avverrebbe il Rimando del Risveglio, perché meditare è il primo passo, non l’ultimo. Se sei una persona che medita da anni, ti chiedo: “Sei riuscito ad ottenere tutto ciò che volevi dalla vita?” e lascia perdere quelle banalissime risposte come “non si può avere tutto” o “lascio che Dio scelga per me”, perché sono solo scuse. Tu, con le tue forze, ti stai impegnando per ottenere dalla vita tutto ciò che desideri? E non mi riferisco al diventare milionario che sono pensieri che, dal punto di vista spirituale, non hanno valore. La domanda è: se desideri qualcosa che riguarda l’ambito lavorativo, ti stai impegnando seriamente per ottenerlo? Va bene, mediti, ma stai anche praticando tecniche specifiche e dirette verso il lavoro? Immagino proprio di no, ecco qual è il problema. Allora la vera domanda è: se non pratichi per qualcosa di semplice che si può ottenere facilmente solamente Spingendo, se desideri qualcosa di molto più Evoluto come potrebbe essere un’esperienza avanzata spiritualmente, che sia un’esperienza molto forte che ti serve per darti prove o motivarti, ti impegneresti per ottenerla? Probabilmente la risposta è “Sì, mi impegnerei”, ma perché dovremmo parlare al condizionale? Perché “ti impegneresti” e non ti stai invece impegnando per ottenerla? Cosa dovrebbe fermarti nel Praticare per farti ottenere esperienze psichiche ed evolutive spiritualmente più velocemente? Ecco cosa: il Rimando. È un progetto Orange molto peggiore di quanto sembri, perché neanche ti rendi conto che infetta la tua mente, ti spinge a rimandare le cose veramente importanti della vita al punto che neanche più ti accorgi di rimandarle; accade inconsciamente, nel tuo inconscio decidi che “ora non puoi pensarci” e che “le esperienze le vivrai più avanti”, seppure coscientemente vorresti ottenere esperienze che ti motivino. Per cui la domanda che ti devi fare per aiutarti a capire come funziona il rimando e come potresti boicottare questo programma di Rimando impresso nella tua mente, è la seguente: Stai praticando le tecniche che ti porterebbero a quella precisa esperienza? Va bene, mediti, ma se vuoi riuscire a fare un viaggio astrale o a diventare un forte telepatico, ti stai impegnando in quelle precise tecniche? Se desideri ottenere un’esperienza psichica di qualsiasi genere che ti offra motivazione per andare avanti, ti stai impegnando per Spingere che quelle esperienze arrivino? Meditare ti aiuta a prendere energia e ripulire il tuo corpo dalle tecnotossine, ma poi c’è anche tanto altro che puoi fare, non solo ricaricarti, anche svolgere determinate mansioni psichiche. Le esperienze dipendono da te, non dagli altri né tantomeno dal tempo che scorre, perché sta scorrendo troppo velocemente e sta scivolando via dalle nostre mani, quindi va utilizzato al meglio! Le persone che praticano si dimenticano che il Risveglio non va aspettato ma ottenuto ogni giorno un passo in più del giorno prima, impegnandosi sempre di più, e non vivendo ogni giorno come quello precedente. Ogni giorno devi migliorare qualcosa nella tua vita, nelle tue tecniche, nelle tue decisioni, nei “tuoi” pensieri, perché soltanto così la tua vita migliorerà, altrimenti diventerai solo uno dei tanti finti spirituali che dicono di praticare ma che nella realtà non fanno un bel niente di psichico nella loro vita, passano solo il tempo a immaginare. Le Orange attaccano molto forte psichicamente, capaci di far pensare ad una precisa persona proprio ciò che loro vogliono che pensi, fra cui proprio farle credere che non ci sia bisogno di Praticare perché si accontenta del livello di evoluzione che ha già.
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Ma possiamo davvero parlare di livello di evoluzione riguardo a chi non pratica? Le Orange sono le Regine del rimando ma anche dell’ormai, per esempio capacissime di far pensare ad una persona che di solito medita 5 volte al giorno: “Oggi non ne faccio neanche una perché sono già le 19:00 e riuscirei a fare solo 2 meditazioni anziché 5, quindi ormai tanto vale non meditare e farle direttamente tutte domani!” ed eccolo fregato, eccolo che ritorna nei bassifondi, anche chi medita 5 volte può essere fregato e ritornare ad essere manipolato dai programmi alieni. Non bisogna mai abbassare la guardia e sentirsi troppo sicuri di sé! A furia di rimandare la pratica ci ritroveremo in situazioni pessime, dalle quali non sapremo più come uscire. Ma il progetto del Rimando è molto più aggrovigliato di così, non è solamente dire “vabbè oggi non medito, lo farò domani”, perché le Orange costruiscono una serie di eventi artificiali che inseriscono all’interno della vita di ognuno di voi che poi alla fine ti costringeranno a rimandare, anche se avresti voluto non rimandare. Comunque, la scelta ultima resterebbe sempre e solo tua, però c’è da tenere conto che più cadi nelle loro trappole e più diventa difficile uscirne. Per capire il susseguirsi di eventi creati appositamente per farti rimandare, facciamo l’esempio del rimandare ogni giorno il pulire la propria casa, arrivando al punto in cui diventerà un porcile e ci impiegherai 9-10 ore per pulirla anziché 15-20 minuti se lo avessi fatto un po' tutti i giorni o anche solo un giorno sì e uno no. Ti ritroverai a dover passare per esempio la domenica, o comunque l’unico giorno di riposo in cui avresti voluto e potuto praticare seriamente più del solito, tra pulire – perché durante la settimana non ne avevi voglia o “tempo” – e altre faccende che ti costringeranno a consumare tutte le ore libere, fra cui spesa, commissioni varie, finendo per sprecare gli ultimi momenti liberi davanti alla tv o ai videogiochi e social network. Di conseguenza, poiché la domenica avresti dovuto svolgere importantissime tecniche come, per esempio, Spingere per far andare bene quel tuo esame dell’università, non potrai farlo, e l’esame potrebbe non andare come speravi. Se avessi Spinto sarebbe andato per forza bene, ma poiché “non hai tempo di praticare” non solo non praticherai, ma anche l’esame per cui avevi tanto studiato potrebbe andare male. Il punto è proprio questo: rimandi una cosa importante per farne un’altra che, a quel punto, potresti comprendere che è solo una perdita di tempo. Se domani hai un esame, hai paura di non superarlo e hai solo oggi per studiare di più e praticare tecniche affinché ti portino fortuna per domani, perché sprecarlo a pulire? È vero, rimandavi le pulizie da molto tempo e c’era bisogno di farle, ma se oggi è l’unico giorno che puoi dedicare allo studio perché domani hai l’esame, perché sprecare proprio oggi il tempo a fare qualcosa che potresti fare una volta superato l’esame? A furia di rimandare ti ritroverai in situazioni in cui dovrai scegliere una delle due opzioni e l’altra dovrai rimandarla, e guarda caso rimanderai la più importante per occuparti dell’apparentemente più urgente. Ma l’evento più urgente non sempre ha lo stesso valore della più importante; anzi, la più urgente ti mette fretta, tuttavia non è importante quanto altri eventi che hanno maggiore valore in quel preciso momento ma che erroneamente non senti l’urgenza di portarli a termine. Continuando a seguire questo esempio, se poi l’esame andasse male dovresti ripeterlo di nuovo tra qualche mese e quindi perderesti solamente altro tempo; se invece pulissi domani dopo la conclusione dell’esame, di certo nessuno morirebbe, e riusciresti ad ottenere entrambe le cose solo grazie ad una migliore organizzazione dei tuoi impegni. C’è bisogno di organizzazione, di saper organizzare le priorità, e mettere in avanti le cose importanti e solo dopo quelle che appaiono come urgenti. Le Orange ovviamente non mirano direttamente a farti rimandare le tecniche spirituali! Ma fanno un giro molto più lungo affinché neppure ti accorgi che stai rimandando le tecniche spirituali, in quanto ti abitui a rimandare così tanti impegni che alla fine entri in un loop che ti travolge. Per prima cosa le Orange vogliono farti perdere tempo ogni giorno affinché tu non riesca a realizzarti in nessun ambito, non riesca a concludere qualcosa di buono nella tua vita, finendo per sentirti un fallito (che non significa che tu lo sia, ma loro ti spingono a crederlo) che svolge un lavoro che non gli piace e che passerà molte giornate depresse, cercando di riempire il vuoto con l’alcool.
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Attraverso questo meccanismo poi, le Orange si assicurano che le persone siano troppo impegnate a criticare la propria vita per avere tempo di dedicarsi a ciò che è più importante, ma che nella loro mente sembrerà meno importante: l’Evoluzione Psichica. Tutto questo progetto Orange poi funziona perché, nel frattempo, loro ci velocizzano il tempo in maniera artificiale, cioè il nostro tempo scorre via troppo velocemente, e questo non avere tempo fra le mani ci dovrebbe impedire di riuscire a fare tutto ciò che vogliamo, sopraffatti dall’idea che seppure vorremmo non ne abbiamo il tempo per farlo. Al di là del tempo velocizzato artificialmente non dobbiamo mai negare che molto tempo al giorno lo sprechiamo di nostra volontà, per esempio tutti i giorni davanti ai social, anziché dedicarci ad essi una volta ogni 3-4 giorni. Per i social si ha sempre tempo, per Evolversi però no. Su questo bisogna veramente ragionarci. Personalmente ho compreso come distaccarmi dai social, videogiochi, piattaforme web d’intrattenimento, e ovviamente tv e serie tv, mi ha permesso di avere molto più tempo libero al giorno, che ho sfruttato al meglio sia Praticando che portando avanti i miei progetti. Sinché si resta legati agli intrattenimenti pensando che “ne abbiamo bisogno per rilassarci” non avremo mai tempo per migliorare la nostra vita, o raggiungere i più vari obiettivi dai più piccoli ai più grandi, verso nessun ambito. Proprio Praticando ho compreso che il tempo, come ci viene velocizzato artificialmente dagli alieni, noi possiamo rallentarlo agendo sul tempo, e contro l’artificialità, permettendoci di avere più tempo nelle nostre vite. Attraverso la Pratica ho potuto studiare e affinare tecniche psichiche che per ovvie ragioni non posso riportare in questo Libro ma che insegno negli Step dell’Accademia. Nel frattempo però ho potuto scoprire una magia che può svolgere chiunque, al di là del proprio livello psichico: si tratta di organizzarsi. Perché è vero che il tempo ci viene velocizzato artificialmente ed è per questo che arrivati ad un certo livello è necessario imparare a rallentarlo. Tuttavia per iniziare basterebbe veramente anche solo decidere di organizzarsi. Basterebbe organizzarsi, ma se non lo fai, come speri che funzioni? È ovvio che senza organizzare i propri impegni e le priorità da portare a termine non si può riuscire a trovare il tempo e il modo di portare avanti i propri interessi, in quanto ogni giornata ci verrebbe portata via da contrattempi e intrattenimenti. Ho provato ad organizzare molte cose della mia vita, facendomi una lista: lunedì farò questa cosa, ad esempio sport; martedì farò quest’altra cosa, ad esempio occuparmi di un progetto importante; mercoledì farò un’altra cosa, ad esempio pulire casa; e così via per tutta la settimana, evitando di farla diventare una lista strutturata a tal punto da scrivere anche a quale ora posso respirare, ma tenendo comunque una buona organizzazione settimanale. È ovvio che non deve essere un’ossessione, ma pura organizzazione delle proprie attività e priorità. Scrivo una o al massimo due mansioni per giorno se so di avere una settimana molto impegnata, dando potere e automotivazione a me stessa per impormi di fare ciò che ho scritto, perché sarebbe inutile scrivere venti cose da fare al giorno se poi non avessi materialmente la possibilità di farle, piuttosto ne scrivo due ma almeno le faccio; se non le avessi scritte le avrei rimandate per almeno un mese, senza farne nessuna, o addirittura le avrei dimenticate per sempre. La nostra idea umana, specialmente italiana, è quella di pensare “o faccio tutto o non faccio niente” ed è totalmente sbagliata, perché potresti anche fare un 40% oggi e il restante 60% domani ma se decidessi di fare tutto il 100% domani non ci riusciresti. Piuttosto, dividendotelo come meglio credi, fai un poco ogni giorno ma fallo. Nei miei periodi più liberi, ad esempio quando so che lavorerò poco in una determinata settimana, mi organizzo nel dettaglio anche le mezz’ore o le ore di tutto il giorno, concedendomi anche le pause di riposo ma ritrovandomi a fine giornata ad aver concluso tantissime cose che volevo fare, quindi significa che una buona organizzazione funziona. Devi trovare l’organizzazione giusta per te, una lista di cose da fare che funzioni. Senza organizzare le proprie giornate si finisce per cadere nella trappola Orange/Aliene senza neppure accorgersene.
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Le Orange organizzano artificialmente numerosi eventi dentro la nostra vita che ci distraggano affinché ogni giorno non portiamo a termine i nostri obiettivi e ci ritroviamo poi al punto che dobbiamo “scegliere”: pulire o praticare? Uscire a fare la spesa o praticare? Vedere quell’amico o praticare? E sceglieremo sempre la prima. Accade finché non siamo organizzati. Finché vivi giorno per giorno verrai sempre trascinato nel Low, da contrattempi a imprevisti, e non riuscirai a portare a termine neppure una giornata di pratica. E comunque una sola giornata non basterebbe affatto, se si tratta di una sola giornata di pratica dentro un intero mese di totale assenza di pratica. Le Orange non solo ti fanno rimandare la pratica, ma organizzano loro la tua vita in modo tale che ti senti costretto a dover scegliere, ti senti costretto a dover rimandare. Se invece decidi di mettere delle priorità nelle tue giornate, che non esclude le altre attività bensì le organizza secondo i tempi di importanza, puoi fare tutto durante la settimana senza dover rinunciare a nulla. Per me la priorità era ed è quella di Evolvermi Spiritualmente, e per farlo bisogna Praticare. Quindi ho scelto di metterla come priorità nelle mie giornate; che non significa che faccio solo quello e nient’altro, bensì che prima viene l’Evoluzione, per me al primo posto, e dopo ci sono gli altri impegni. Così mi sono detta: devo per forza uscire tutti i giorni con i miei amici? Sì se fosse la mia priorità potrei uscire tutti i giorni e non praticare; ma non lo è. La mia priorità è Evolvermi quindi Praticare, perciò anziché uscire tutti i giorni con gli amici ho deciso di uscire solo 1-2 giorni a settimana, e non per forza tutte le settimane. Devo per forza fare la spesa? Sì, devo farla, ma non tutti i giorni. Possibile che non si possa organizzare una spesa fatta bene una volta a settimana? Certo che si può, e anziché uscire tutti i giorni e comprare con la fame e quindi spendere di più per acquistare prodotti malsani, preferisco fare la spesa una sola volta nella quale acquisterò alimenti che mi soddisfino tutta la settimana, o anche due settimane. La verdura e la frutta fresca reggono bene in frigo anche 2 settimane, se fresche da fruttivendolo e non da supermercato chimico anche di più. Per la carne e pesce esiste anche il freezer, il tanto temuto freezer, il criticato, quel cattivone del freezer, che però ti permette di conservare prodotti in maniera naturale senza aggiungere conservanti e altre sostanze chimiche. Molti criticano la congelazione perché ce l’hanno contro i prodotti surgelati, ma questi ultimi sono prodotti industriali, non c’entra nulla con gli alimenti che tu acquisti freschi e decidi di mettere in freezer. Comunque è un argomento che tratto abbondantemente sul Percorso di Mangiare Sano all’interno dell’Accademia e consiglio vivamente di seguirlo per comprendere tutte le trappole e le menzogne legate all’Alimentazione, per comprendere meglio come uscirne e come alimentarsi meglio per restare in salute più a lungo. Quindi scegliere di sprecare meno tempo a fare la spesa, ma facendola solo una volta ogni 10 o addirittura 14 giorni, mi permette di avere 40-60 minuti in più tutti i giorni. Perché anche se non sembra, fare la spesa, stare alla cassa, sistemare la spesa in casa, richiede molto tempo. C’è un’enorme differenza di risparmio tempo fra chi fa la spesa tutti i giorni e chi la fa una volta ogni due settimane. Ci sono faccende che dobbiamo per forza fare, ma dobbiamo per forza farle tutti i giorni? Molte di esse no, seppure lo crediamo (e poi ci lamentiamo di non avere tempo) non dobbiamo per forza farle tutti i giorni, ma basterebbe una singola volta. Ecco che si ritorna alla magia del sapersi organizzare. Ed è un salvavita. Bisogna organizzarsi in modo che le varie attività che svolgi vadano di pari passo e che arriverai a fine giornata tranquillo e sereno, senza stress e senza eccessivo sforzo mentale o fisico. Poi non bisogna dover fare tutto ogni giorno; ma per certe mansioni è meglio fare un po' tutti i giorni così ti eviti di dover fare tutto durante il tuo unico giorno di riposo. Decidere di organizzarsi è il primo passo, poi devi anche deciderti a rispettare quell’ordine, quell’organizzazione, quindi ricordarti le cose che devi fare ogni giorno.
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Per esempio nel tempo ho utilizzato svariati modi per ricordarmi di fare certe cose, ad esempio appendere dei grandi fogli per casa dove scrivere ciò che dovevo ricordarmi, ad esempio “concludi quel progetto entro le 18:00” oppure utilizzando dei post-it, in modo da ricordarmi di svolgere quei lavori per me importanti, altrimenti avrei finito la giornata facendo molto meno, nonostante l’intenzione iniziale. La motivazione infatti non basta, bisogna anche ricordarsi quali cose dobbiamo fare, altrimenti puoi essere motivato a fare tantissimo ma, siccome sul momento non ti ricordi quali sono le priorità, ti ritrovi a fare cose che non erano così importanti da fare proprio oggi! Dobbiamo ricordarci di equilibrare le nostre ore fra Pratiche Psichiche e mansioni quotidiane, e renderci il più possibile coscienti durante le giornate. Molti pensano di rischiare di dare troppa priorità alle pratiche e di finire per squilibrarsi dal lato opposto, cioè di passare troppo tempo a praticare e meno a svolgere le altre attività, e che questo possa diventare un problema. A dirla tutta questa è solo una fase iniziale, all’inizio l’euforia potrà far credere di voler abbandonare tutto per dedicarsi solo alla pratica, ma quell’euforia durerà poco a causa dell’artificialità che ci colpisce costantemente. Quindi passati i primi giorni in cui sembrerà di dare troppa importanza solo alla pratica, durerà poco, e si ritornerà a dare troppa importanza agli imprevisti e agli intrattenimenti, e troppo poco alla pratica. Trovo veramente improbabile che una persona possa rischiare di dare “troppa” priorità alla Pratica e che questo “sia dannoso o squilibrato” per lei, perché ciò non accade a lungo termine. Quindi non c’è da preoccuparsi, siamo talmente bombardati dal Low che rischiare di diventare troppo praticanti e troppo forti non è un problema che ci potrebbe colpire. Il problema invece è che dopo i primi giorni di euforia si ritornerà a farsi distrarre da mille impegni e cose da fare (Low) e che anziché troppo praticanti si diventerà persone troppo immerse nel Low. Non c’è da preoccuparsi nel rischiare di “squilibrarsi nel lato opposto” perché non è un problema del nostro periodo storico. Il nostro problema è che ci sono troppo pochi spirituali e che sia sempre più difficile che la gente decida di praticare. Se ci fossero troppi praticanti o ci fosse gente che pratica troppo, questo mondo sarebbe di gran lunga migliore. Avere paura di praticare troppo sarebbe come avere paura di stare troppo bene, di avere troppa salute, come se questo potesse danneggiarci. Piuttosto, pensa a praticare almeno il necessario, durante le tue giornate, non facendoti fregare dagli intrattenimenti che ti vengono posti davanti appositamente per distrarti e allontanarti dalla pratica. Organizzati, inserendo nel tuo quotidiano svariate sessioni di Pratica, e ti renderai conto che la tua vita andrà molto meglio di come è stata e sarebbe senza la Pratica.
Fine pagina 12 su 12. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.