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Le Antenne Haarp-IA - I primi eventi (2 parte)

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Per comprendere la differenza fra un’Antenna umana comune e ciò che definisco Haarp-IA sarà necessario che ti racconti alcune esperienze vissute negli ultimi anni – da prima della Farsa in poi – nei quali stavo appena scoprendo la loro esistenza. Naturalmente in tutta la mia vita ho incontrato numerose Antenne umane, ma per molti anni le definii semplicemente come “persone manipolate” e solo negli ultimi anni iniziai a rendermi conto che ci fosse qualcosa di più grosso dietro, e che alcune persone fossero molto più che “manipolate” occasionalmente, ma fossero invece “nate” per essere perennemente manipolate a seconda dell’utilità dei loro Padroni. Le Antenne sono Antenne sempre, solo che quando sono spente ci sembrano persone normali; tuttavia sono computer in stand-by, e prima o poi verranno accese. Quelle di cui mi preme condividere per prime sono certamente le Antenne umane da cui ho deciso di creare questo preciso termine, in quanto mi rendevo conto che le “manipolazioni” che le guidavano erano potenziate dalle tecnologie di ultima generazione, ossia dalle 5G. Ricordiamo che le 5G in Italia stavano già iniziando ad essere installate negli anni precedenti alla Farsa, difatti nel 2017-2018 iniziavano ad esserci le prime installazioni – che non erano 2-3 Antenne, seppure rispetto all’ammontare di oggi comunque fossero poche e ben nascoste – nel 2018 iniziavano già ad essere più numerose e conosciute, e nel 2019 molte persone me compresa firmavano già le petizioni per abolire le precedenti ed evitare le successive installazioni delle Antenne 5G. Il tutto sottolineando che in Italia gli aggiornamenti tecnologici arrivano spesso “in ritardo”, potrei dire per nostra fortuna, e che in America e in altre parti del mondo, fra cui ovviamente l’Europa, venivano installate anche negli anni precedenti al 2017, per cui si conoscevano già gli effetti disumani che le nuove Antenne stavano portando nella salute e nella vita delle persone dando via a numerosi tumori e malattie nella popolazione, fra cui molto colpiti anche i bambini, e a numerose morti improvvise a causa – e nelle vicinanze – dell’installazione delle 5G. Per intenderci, in Italia sono arrivate quando in America era già pieno di 5G ovunque. Dopodiché ricordiamo che la quarantena del 2020 fu soltanto una scusa per rinchiudere la gente in casa e installare rapidamente numerosissime Antenne 5G in tutta Italia, pure nei luoghi remoti, al fine di portare avanti i loro oscuri progetti, fregandosene come sempre della volontà del popolo, come la palese e perenne Dittatura nascosta da false comodità per il bene del popolo. Quindi è bene oltremodo ricordare che seppure l’affollamento di Antenne 5G in Italia sia stato riconosciuto dall’inizio del 2020, le prime (numerose) Antenne venivano installate già negli anni precedenti. Con l’aggiunta delle Antenne 5G contemporaneamente le persone Antenna diventavano più aggressive, forti, potenziate, e non poteva essere un semplice caso, seppure inizialmente non era immediata la comprensione delle connessioni fra i due eventi, tanto più perché nessuno spiega le correlazioni ed erano eventi che avrebbero dovuti essere scoperti, e poi esaminati, solo attraverso le Facoltà Psichiche. Così dovetti fare. Osservare come queste persone venissero potenziate dall’Artificialità contemporaneamente all’installazione delle – per così dire nuove – Antenne 5G mi ha permesso di prendere in considerazione con maggiore chiarezza la connessione che vi era fra queste persone e le Antenne 5G aggiornate e più potenti. Anche per questa ragione si comprese molto meglio da dove nasceva quello strano “enorme potere psichico”, che psichico non era, che ai tempi avevano anche le Antenne fra cui i Bigotti, di cui parlai nel 4° volume di Apatìa, che erano difatti il primo vero esempio di Antenne Haarp umane, quindi più potenti delle Antenne umani comuni. Tuttavia solo l’esperienza mi ha permesso di comprendere meglio e affinare le mie conoscenze per quanto riguarda le Antenne umane, riuscendo anche a riconoscere diversi livelli di potere, che non si basano solo su quanto le Antenne umane siano insistenti o fastidiose, ma sul vero e proprio “potere” che ognuna di loro possiede sulla materia fisica.

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In altre parole ci sono Antenne che sanno essere molto disturbanti, poiché potenziate Artificialmente, ma i cui poteri si “riducono” a danneggiare “solo” la tua salute mentale, emotiva, psicologica; poi ci sono altri tipi di Antenne che possono danneggiare la tua salute fisica, sia a distanza che tanto più stando nelle vicinanze, al punto di poterti mandare all’ospedale, farti svenire in solo loro presenza, e via discorrendo. E poi ci sono le Haarp umane che, avendo un potere molto più avanzato sulla materia, risultano capaci di far accadere eventi fisici fra cui danneggiare luoghi, abitazioni, distruggere elementi molto grossi e “non solo” oggetti senza toccarli o elettrodomestici dentro casa, seppur sembri apparentemente impossibile. In loro presenza però i danni sulla materia sono assolutamente possibili: queste Antenne umane sembrano attirare uragani nella propria – e sola – abitazione, seppure il resto del quartiere non ne venga toccato. Questo, ovviamente, solo se il Governo/Alieni vogliono ciò. Ecco perché le definisco Antenne Haarp umane. Per comprendere molto meglio questo argomento condividerò alcuni degli eventi capitatimi, partendo dalle esperienze legate all’Antenna Haarp umana più “leggera”, per poi arrivare a quella più pesante e che negli anni mi ha offerto talmente tante prove che non potrei negare l’evidenza neppure se volessi: lei è una vera e propria arma psicotronica umana, un’Antenna Haarp con le gambe. Per quanto riguarda i racconti che seguiranno non saranno basati su un ordine cronologico, in quanto la seconda Haarp di cui ti parlerò ebbe inizio prima della prima Haarp, tuttavia ho deciso di testimoniare questi eventi seguendo l’ordine di importanza (pericolosità dei loro effetti) e non cronologica affinché si possa comprendere meglio, durante la lettura, come funzionino e agiscano queste persone-armi tecnologiche nelle nostre vite. Iniziamo quindi dalle esperienze più “leggere”, legate ad un uomo che è stato piazzato per vie traverse nella mia vita, sfruttando calcoli molto ben studiati da parte degli Operatori e Alieni che intendevano utilizzarlo per frenare i miei progetti in larga scala. Per iniziare a spiegarti la vicenda, devo partire con la premessa che nella versione “Low ufficiale” si trattava di un uomo che iniziò di recente a lavorare come giardiniere nel giardino dei miei nuovi vicini. Nuovi perché fui io a trasferirmi in quella casa da poco e così conoscevo un nuovo quartiere in cui vivere, e circondata da nuovi vicini. Nei fatti però quell’uomo, che d’ora in poi chiameremo sempre l’uomo Haarp, fu piazzato a lavorare a casa del mio “futuro” vicino pochissimi mesi prima che io mi trasferissi nella nuova casa; nonostante quel vicino – a detta loro – non aveva mai avuto un giardiniere e solo da qualche mese a quella parte, all’età più che avanzata, gli venne in mente di assumere un giardiniere, per cui arrivò proprio l’uomo Haarp. Attraverso questa situazione, l’obiettivo degli Operatori era quello di costringermi ad avere a che fare con lui per troppe volte di seguito attraverso i vari calcoli che erano stati dettagliatamente organizzati in anticipo dagli stessi Operatori. A loro serviva un umano-videocamera che mi puntasse gli occhi addosso costantemente e perciò, mentre io cercavo casa e mi organizzavo per trasferirmi, loro organizzarono la vicenda facendo sì che al vicino di casa venisse la fondamentale urgenza di assumere un giardiniere, affinché quell’uomo Haarp avesse il movente per starmi sempre vicino, tenermi d’occhio, e starmi addosso. Se tutta questa storia fosse stata normale, il giardiniere semplicemente avrebbe fatto il giardiniere, ragion per cui veniva pagato. Invece, come scoprirai nelle seguenti pagine, l’uomo Haarp veniva pagato per il ruolo da giardiniere ma la sua vera missione (assolutamente inconsapevole per lui) era quella di starmi addosso, costantemente, perché gli Operatori potessero osservarmi e agire su di me attraverso di lui, una vera e propria Antenna. Tuttavia parliamo di un’Antenna umana il cui potere pareva un po’ troppo acceso rispetto ad altre Antenne incontrate in passato e, ovviamente, mi permetteva di dedurre che su di lui stessero usando delle tecnologie potenziate per avere maggiore effetto artificiale su di me. 

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Ecco perché, come per Maria (l’Antenna umana che ho incontrato prima di lui, ma di cui ti parlerò solo dopo di lui per seguire l’ordine di importanza, dal più “debole” al più “potente”) anche l’uomo in questione era una vera e propria Antenna Haarp. È importante sapere che di Antenne umane ne ho incontrate varie, ma con le Haarp è tutta un’altra storia. Per quanto riguarda lui, si trattava di un uomo di mezza età che nella vita non aveva nient’altro se non il lavoro, a cui era completamente sottomesso, schiavizzato. Per quanto riguarda me non ci sarebbe stato alcun problema della sua perenne presenza nei dintorni, in quanto non tendo mai a dare confidenza al vicinato, non avendo desiderio di creare quelle false amicizie di circostanza che poi servono unicamente a far conoscere gli affari propri a tutto il vicinato, e dargli modo di avere qualcosa di cui chiacchierare e spettegolare tutto il giorno: la tua vita privata. Tuttavia lui sin dal primo giorno in cui mi vide per la prima volta si mostrò immediatamente molto curioso, e subito morboso, nei miei confronti, tanto da chiedere informazioni sul mio conto in giro pur di conoscermi il più possibile da vicino e convincersi, nella sua testa, che magari sarebbe pure nata un’amicizia o un legame fra noi, per poterne in qualche modo approfittare e sfruttare la mia conoscenza per gli affari suoi. Da parte mia c’è sempre stato il distacco totale e la dimostrazione di non voler avere contatti con lui, seppure sempre con molta educazione, forse troppa. Certe volte la troppa educazione punisce, o penalizza, ed è necessario comportarsi in maniera aggressiva e maleducata, se si vuole evitare che certi buffoni tentino di approfittarne; questo è ciò che mi ha insegnato l’esperienza. Ad ogni modo oltre questa sua eccessiva curiosità nei miei confronti e volontà di avvicinarsi con qualsiasi scusa potesse sfruttare, per i primi tempi non appariva come un vero e proprio problema. Lui iniziò a lavorare come giardiniere per il mio vicino solo pochi mesi prima ma da quello che seppi in seguito, si presentava a lavoro ben poche volte, e il suo vero e proprio periodo di lavoro effettivo iniziò solo dopo il mio arrivo. In pratica iniziò a lavorare e quindi presentarsi a casa del mio vicino in concomitanza al mio trasferimento. Era un periodo di transito anche per me che mi ero appena trasferita, quindi dovevo ancora conoscere bene il luogo (e le persone intorno) e mettere in posizione la mia energia nel quartiere; dovevo ambientarmi, tastare il territorio. Il trasloco non è mai cosa facile, specialmente quando ci si mette l’Artificialità di mezzo a organizzare gli eventi e sfasare i tuoi piani. Al di là della sua morbosa curiosità nei miei confronti non pareva che ci fossero grossi problemi; se non che, da quasi immediatamente, nei giorni in cui mi trasferii nella nuova casa iniziò ad accadere uno strano fenomeno che per i primi mesi diedi per poco conto. Da subito dopo il mio trasloco definitivo iniziò che lui, per qualsiasi scusa, mi veniva a suonare al campanello. Un giorno doveva avvisarmi che il cane del vicino era scappato, e quindi di prestare attenzione nel caso fosse nei paraggi perché mordeva (seppure non fosse vero); doveva avvisarmi alle 7:00 del mattino, seppure fosse domenica e generalmente a quell’ora le persone non si preoccupano di suonare a casa degli altri per avvisare che il cane del vicino è scappato. Il giorno dopo mi suonava al campanello per avvisarmi che passò il postino per strada, sebbene non si fosse fermato nella mia via e non mi fosse stata lasciata alcuna posta, tuttavia mi avvisava che se mi fosse servito dovevo essere al corrente che era appena passato il postino. Una scusa ovviamente banalissima. Il giorno dopo mi suonava al campanello per chiedermi un favore, il giorno dopo ce n’era un’altra, il giorno seguente mi chiedeva se era il mio il pappagallino che sentiva “cantare” ogni mattina; nessuno aveva un pappagallino nel vicinato, né io né altri, ma era soltanto una scusa per parlarmi; e così via per mesi. Potevo certamente fingere di non essere in casa e non rispondergli, ma la posizione della mia casa priva di cancello impediva la totale privacy, così lui si affacciava alla mia finestra – al punto di aprire le ante spingendole con le sue mani – e chiamarmi con estrema invadenza sporgendosi dentro casa mia sino a che non rispondessi. 

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Poiché la casa era molto piccola non c’era modo di fuggire granché dai suoi occhi telecamere, se non chiudendo finestre e serrande e restando al buio pur di non farlo affacciare dentro casa e guardare che cosa stessi facendo. Era una cosa che non volevo fare perché mi trovavo in casa mia e volevo sentirmi tranquilla, non volevo darla vinta agli Operatori che intendevano “rinchiudermi” in una casa gabbia, e farmi sentire stretta, sotto sorveglianza, in continuo stato mentale di allerta; ma poi dovetti chiudermi, porta, finestre e serrande già dopo qualche mese di tempo, perché la situazione mi costringeva. La sua invadenza era diventata talmente assillante che anche se si trovava fuori casa mia era come se fosse dentro, perché si sporgeva dalla finestra per invadere casa mia e sembrava che a momenti volesse saltare dalla finestra per entrare in casa mia. Era diventato esasperante. Il fatto che io abbia incontrato più volte persone così eccessivamente invadenti non è casuale, ma è un progetto copia-incolla che gli Operatori ricreavano identici in vari fronti della mia vita; potevano cambiare i volti ma le circostanze si ripetevano uguali. Il fatto che io abbia sempre deciso di mostrarmi poco socievole e dare poca confidenza al vicinato e in generale a coloro che non conosco o coloro che non voglio che si interessino a me, è sempre stato voluto proprio per evitare che certe persone si prendessero confidenza e si appiccicassero a me. Per cui proprio per scelta personale ho sempre deciso di mostrarmi per niente socievole o interessata a stringere rapporti con loro, così da evitarmi persone che si prendessero questo genere di confidenze e di interesse allargato verso di me. Se tutto ciò fosse stato normale, non si spiega perché certe persone abbiano agito nello stesso identico modo seppure io mostrassi il mio disinteresse, la mia non-voglia di socializzare con loro, ciononostante esse si appiccicassero ancor di più a me come se allontanarle le rendesse ancor più interessate a me. Nella vita normale però non funziona così, perché se una persona si mostra disinteressata e menefreghista della tua esistenza non attira la tua attenzione e il tuo desiderio di conoscerla pensando “wow com’è interessante” bensì ti induce ad allontanarla. Il fatto è che finché non misero mano gli Operatori, artificialmente, tutto andava come doveva: le persone che volevo lontane, restavano lontane. Poi all’improvviso iniziò il programma per cui più le volevo lontane e più mi si avvicinavano, creando un loop di copia-incolla in cui cambiavano i volti ma le situazioni restavano uguali. Quindi, con l’uomo Haarp, più gli facevo capire di non essere interessata e che volevo che si allontanasse da me e più lui si avvicinava a me per “dimostrarmi” che non fosse lui interessato ad avvicinarsi ma che fossero le “circostanze” a farci incontrare ripetutamente; però guarda caso questi incontri casuali si tenevano davanti casa mia o con lui che si affacciava dalla mia finestra e se capitava di trovare la porta con la serratura aperta ecco che mi entrava in casa. Come faceva a sapere se la serratura era aperta o chiusa? Tutti i giorni e dico tutti i giorni spingeva la mia porta di casa per vedere se fosse chiusa, e nei casi in cui per un solo istante non la chiudevo ecco che lui mi entrava dentro casa. Questi eventi li avevo già vissuti tali e quali in precedenza, in altre case con altre persone. Ri-ecco il copia-incolla. Per chi non ha vissuto simili progetti da parte degli Operatori, queste storie possono sembrare assurde, surreali e quasi esagerate, se non che sono tutte vere e, non solo non sto esagerando nel racconto, ma sto rinunciando a molti dettagli e aneddoti di fatti accaduti esasperanti solamente per non allungarmi troppo non volendo annoiare il lettore. 

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Comunque partiva sin da subito da un’invadenza esasperante che non aveva nulla di normale, che veniva programmata dagli Operatori per usare quell’uomo di un’età decisamente molto diversa dalla mia, avendo io l’esatta metà dei suoi anni (lui non c’entrava assolutamente nulla con me: né come fascia d’età o generazione, né come luoghi/locali frequentati in comune, né qualsiasi altra cosa che avrebbe potuto legarci), per starmi sempre addosso e tenermi perennemente puntati gli occhi-telecamere addosso. Lui sapeva quando uscivo per andare al lavoro e quando rientravo, e mi costringeva a dover “correre” dentro casa ogni volta che rientravo, perché tante volte mi aspettava alla porta d’ingresso per chiacchierare con me mentre rientravo dal lavoro seppure evidenziassi quanto ciò mi desse fastidio. Mi aspettava alla porta affinché una volta che la aprivo per entrare in casa mia lui la spingesse con la mano nel tentativo di entrare anche lui, perché secondo lui il fatto che io stessi rientrando a casa e quindi aprissi la mia porta per accedere in casa, era un invito velato da parte mia a farlo entrare in casa. Ovviamente parliamo di una persona con gravi problemi mentali che a sua volta ci permette di capire che Operatori e Alieni sfruttano questo genere di persone per poi renderle Antenne, partendo già da una base ben lavorata, e non scelgono “persone a caso” nel vero senso della parola, perché semplicemente persone normali non si comporterebbero mai così neppure sotto influenze esterne. Ma non era soltanto questo a renderlo un’Antenna Haarp, ma per il momento era soltanto un maniaco malato di mente ossessionato da una giovane ragazza che intendeva vivere la sua vita e ignorarlo costantemente. Il problema partiva già dall’origine, perché non c’era modo che lui sapesse a che ora io uscissi di casa o a che ora rientrassi, non avendolo detto a nessuno tantopiù perché a lavoro avevo sempre orari diversi, io ero nuova nel quartiere e nessuno conosceva i miei ritmi e i miei orari. Lui però li conosceva, non lui ovviamente ma gli Operatori che c’erano dietro, ed era estremamente preciso come se lui avesse in mano la tabella dei miei orari, cosa che ovviamente non era. Però nella sua testa lo “attivavano” in orari molto precisi e quindi era come se conoscesse i miei orari anche meglio di me. Era estremamente puntuale, e quello che potei notare era una strana precisione che mi ricordava guarda caso la stessa puntualità che avevano i Bigotti. L’evento che ti sto raccontando riguardo quest’uomo accadde infatti poco tempo dopo aver scoperto/smascherato i Bigotti, per cui io e Alexander eravamo nel bel mezzo dei progetti da parte di Operatori, Scienziati, e via discorrendo, che ci seguirono ovunque andassimo, pure nella casa nuova. Sembrava, e difatti si mostrò essere esattamente così, un evento copia e incolla, che era stato copiato dalla precedente esperienza dai Bigotti e poi incollato nella nuova casa, nel nuovo quartiere e nelle nuove persone che avrei incontrato. Cambiava il volto ma i meccanismi dietro a quelle persone erano pressoché gli stessi, seppure leggermente meno aggressivi perché io e Alexander avevamo già iniziato ad attaccare gli Scienziati e gli Operatori sotterranei. Quest’uomo si mostrò sin da subito troppo puntuale nelle “coincidenze” che cadevano sempre a pennello. Per esempio si trovava davanti alla mia porta di casa proprio quando io stavo uscendo per andare al lavoro, seppure ogni giorno avessi orari differenti e perciò non era assolutamente possibile incontrarci, per casualità, ogni giorno con estrema precisione proprio davanti alla mia porta. Sembrava che dormisse davanti all’ingresso di casa mia pur di catturare il momento preciso in cui sarei uscita di casa. Accadeva così tanto spesso che era impossibile non notarlo. C’erano giorni che per il turno diurno dovevo uscire di casa alle 5:12 per andare a prendere il bus e lui, con estrema precisione, passava davanti alla mia porta esattamente in quel preciso istante. Fosse passato un solo minuto prima, o un solo minuto dopo, non ci saremmo incontrati, perché io dovevo correre per andare a prendere il bus; ma lui passava in quell’istante spaccato al fine di incontrarmi e anche intrattenermi, pur di farmi perdere il bus e crearmi problemi al lavoro. Più di una volta mentre correvo per andare a prendere il bus lui mi rincorse per chiacchierare e farmi domande, il tutto mentre stavamo letteralmente correndo, e lui non doveva di certo andare a prendere il bus bensì avrebbe dovuto, in teoria, iniziare a lavorare dal vicino e tagliargli le siepi. Era surreale ma accadeva davvero. 

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Altri giorni dovevo andare al lavoro nel pomeriggio e quindi il mio turno lavorativo era completamente diverso, eppure appena aprivo la porta di casa ecco che passava lui, proprio ad un passo dalla mia porta, ed era impossibile non farmi vedere in quanto era esattamente davanti alla mia porta nel preciso istante in cui l’aprivo: sembrava che lui venisse proiettato fisicamente davanti a me. Accadeva continuamente, a prescindere dall’orario in cui uscissi di casa anche per andare a fare la spesa, che appena aprivo la porta ecco che lui era esattamente davanti a me, come se la sua immagine venisse proiettata da una telecamera che percepiva i movimenti dell’apertura della mia porta e scattava con la proiezione di quell’uomo davanti alla mia porta. Era incredibile. Ci furono volte in cui aprendo la porta lui non era davanti a me, il che mi faceva rilassare con un sospiro di sollievo, poi però accadeva che senza compiere alcun rumore e senza che ci fosse nessuno intorno a me sino ad un istante prima, appena giravo lo sguardo ecco che lui si trovava accanto a me, come se comparisse all’improvviso, come se venisse materializzato improvvisamente accanto a me. Non sentivo la sua auto arrivare, né lo sportello aprirsi e richiudersi, lui non aveva il tempo di correre per arrivare a me (e l’udito mi funziona bene e anzi, colgo sin troppo bene tutti questi dettagli uditivi senza alcun problema) eppure con lui non sentivo nulla: mi giravo e non c’era nessuno, mi rigiravo e in un mezzo secondo lui era lì, la sua macchina era parcheggiata lontana e lui era materializzato lì vicinissimo a me. Quando aprivo la porta non c’era nessuno fuori da lì, non c’erano auto e non c’era veramente nessuno che passava; mi giravo un attimo per chiudere la porta e appena mi voltavo di nuovo lui era lì davanti a me, la sua auto parcheggiata accanto e altre volte distante ma senza fare alcun rumore e in un singolo mezzo secondo lui aveva parcheggiato, aperto e chiuso lo sportello e corso dinnanzi a me. Era veramente strano, e anche un po' troppo veloce per essere accaduto in un solo istante. Sembrava un Grigio che correva, per quanto era veloce, e non perché fosse atletico ma per la velocizzazione dei suoi passi in maniera Artificiale come accade con i Grigi. La sua estrema puntualità non si fermava soltanto nella precisione di incontrarmi davanti alla mia porta mentre uscivo di casa a prescindere dall’orario in cui uscissi, o proiettarsi fisicamente davanti a me nel caso non fosse riuscito ad essere puntuale nell’istante in cui aprivo la porta. Lui era calcolato nel millimetro dagli Operatori, era utilizzato come Antenna di ultima generazione per avere un’estrema precisione su di me. Gli esempi più palesi riguardavano i giorni in cui dovevo partire per andare a dirigere dei Tour in altre città lontane dalla mia. Nessuno a parte me e gli studenti invitati sapevano niente, non ho mai detto a nessun vicino che dovevo partire, e quindi lasciare “la casa da sola”, conoscendo bene come i propri vicini possano essere o diventare i primi ladri e i primi malintenzionati se li avvisi della tua assenza; quindi di sicuro non sono io a consegnargli in mano con tutta quella leggerezza le informazioni che riguardano i miei orari e i miei ritmi, o fargli sapere quando non mi troverò in casa e quanto tempo libero gli lascerò a disposizione per fare quello che vogliono. L’esperienza insegna, se si ha cervello per cogliere gli eventi accaduti a sé o agli altri, e correlarli. Seppure nessuno sapesse niente riguardo ai miei impegni, lui sapeva perfettamente quando avevo dei Tour, in quanto veniva programmato dagli Operatori e Alieni per presentarsi a casa mia anche nei momenti più impensabili. Sembrava veramente che la porta di casa mia fosse collegata ad un portale che aprisse la porta di casa sua, perché non appena aprivo la mia porta ecco che sbucava lui, prontamente presente dietro di essa ad aspettarmi. 

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Oppure mi veniva a suonare al campanello, nei momenti meno opportuni, e se tenevo la finestra aperta per far entrare la luce lui non suonava, ma si affacciava alla finestra a guardare cosa facevo, e solo se vedeva che lo notavo iniziava a chiamarmi, altrimenti restava a fissarmi in silenzio, sino a che non ero io ad accorgermi della sua presenza e solo a quel punto parlava e mi poneva domande. Inquietante è un termine che poteva essere utilizzato solamente il primo giorno; dopodiché bisogna utilizzare il termine malattia mentale, perché di questo si tratta. Mi ricordo che di solito le sue “visite” accadevano di mattina e di pomeriggio, ossia negli orari in cui in teoria andava a lavorare a casa del mio vicino, ma non accadeva comunemente la sera. Arrivò il momento in cui organizzai un Tour per cui il giorno dopo sarei dovuta partire molto presto perché la città in cui sarei andata a svolgere il Tour ai miei studenti si trovava a diverse ore di macchina distante dalla mia. Proprio la sera prima del viaggio, senza nessuna ragione, lui si trattenne a casa del vicino fingendo di dover lavorare al suo giardino, sino a sera tarda (i giardinieri non lavorano al buio, senza illuminazione, tagliando l’erba e le siepi “alla cieca”) per poi riuscire a beccarmi nel momento preciso in cui aprii la porta per andare a buttare la spazzatura inconsapevole che lui fosse lì ad aspettarmi al buio; mi fermò invadente e alla sprovvista per “chiacchierare” con me che gli dicevo di dover rientrare in casa, e appesantirmi con le sue assurde richieste e monologhi di basso livello. Chiusi la porta e lui rimase a bussare sino a che, esausta, andai di nuovo alla porta per chiedergli cosa volesse e lui tentò di farmi sentire in colpa perché era tardi e anziché parlare con lui preferivo restare sola. Il tutto era progettato dagli Operatori per tentare di abbassarmi e innervosirmi la sera prima del Tour. Questo era il metodo degli Operatori: agganciarmi un’Antenna umana proprio la sera prima del viaggio, con l’obiettivo di causarmi problemi ben più gravi durante le ore di viaggio che però non sono avvenuti, essendo prontamente preparata e avendoci Praticato prima e dopo. Lui di solito si presentava solamente di mattina e di pomeriggio, ma quelle volte in cui dovevo viaggiare per dirigermi in altre città appositamente per condurre dei Tour, lui lo sapeva, non si sa come ma lo sapeva, e la sera si presentava alla mia finestra per tentare di spiarmi e, se era chiusa (perché mi costringeva a chiudere l’unica finestra da cui entrava la luce di giorno, e l’aria pulita la sera, esasperata dalle sue attenzioni) mi bussava/suonava alla porta con insistenza. Lo sapevano gli Operatori, che cosa dovessi fare il giorno dopo, quindi spingevano lui alla mia porta per tentare di riorganizzare il mio evento Spirituale dal giorno precedente nel tentativo di rovinarlo. Tutto ciò ancora non lo rendeva un’Haarp, bensì un’Antenna umana comune, molto fastidiosa e invadente. Quando parlo di Antenne umane sto parlando di questo, non di semplici persone che qualche volta possono sembrare pesanti oppure invadenti, ma di persone che vengono letteralmente programmate per vivere le loro vite in funzione della tua. Quell’uomo viveva la sua vita in funzione della mia: se io uscivo di casa alle 5 del mattino lui doveva trovarsi lì in quel momento; se io uscivo di casa alle 18 del pomeriggio lui doveva trovarsi davanti alla mia porta in quel momento; se io uscivo per andare a mangiare fuori lui doveva trovarsi lì, se io uscivo per buttare la spazzatura lui era lì. Non si trattava solo di una persona invadente, ma di un’Antenna programmata per perseguitarmi. Lui era la videocamera puntatami addosso da parte degli Operatori per tenere monitorati tutti i miei movimenti. Agli occhi del Governo e quindi degli Operatori siamo tutti dei carcerati da tenere perennemente sotto controllo con le telecamere puntate addosso. Mi sorprese che non rimaneva a dormire davanti al marciapiede di casa mia giusto per tenermi sotto controllo nel caso fossi uscita di notte o rientrata tardi, magari per farmi la ramanzina già che c’era. Quando si parla di Antenne umane non si tratta di un termine da dare alla leggera alle persone che ci stanno antipatiche, bensì si tratta di un’identificazione di persone che non sono viventi e coscienti dentro, ma che sono degli oggetti biologici utilizzati dagli Operatori per spiare e causare danni al luogo o alla vita di precise persone vittime delle loro persecuzioni Aliene e Governative. 

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Quando riconosci delle Antenne che ti circondano c’è poco da fare i compassionevoli e pensare che prima o poi capiranno i loro errori oppure che prima o poi cambieranno e smetteranno di fare ciò che fanno lasciandoci in pace; perché loro non possono cambiare, loro non sono coscienti, non sono loro a decidere cosa fare, non possono smettere neppure sotto minaccia. Bisogna prendere seriamente l’evento e impegnarsi in ogni modo per allontanare le Antenne umane dalle nostre vite. È necessario capire che non bisogna additare chiunque con il termine di Antenna con eccessiva leggerezza, per poi dimenticarsene il momento dopo e trascorrere del tempo spensierato e felice con la stessa persona che poco prima si aveva additato, ridendo e scherzando come se nulla fosse. Se è una persona che causa problemi seri e gravi nella nostra vita non c’è ragione di fingere che non sia così e prenderla alla leggera, ma va allontanata il più velocemente possibile. Se è una persona che non causa problemi seri e gravi nella nostra vita non deve essere accusata di essere un’Antenna solamente per qualche piccola disputa che può sempre capitare nella vita di chiunque. Da qui si evince che riconoscere le vere Antenne umane intorno a noi non è facile, ma dal momento in cui le riconosci non ha nessun senso accettarle nella propria vita e sperare che con il tempo possano cambiare e migliorarsi, perché con il tempo può solo accadere che portino a fine le loro missioni: quelle di rovinarci completamente la vita. Il problema con quell’uomo iniziò a nascere ben prima di sapere che si trattasse di un’Antenna umana progettata su misura per controllarmi, spiarmi e abbassarmi. Sin dai primi giorni in cui mi trasferii nella nuova casa iniziai, all’incirca 1-2 ore prima del risveglio mattutino, a sognare – riconoscendolo subito come sogno programmato perché avevo già esperienza con questo tipo di sogni – che lui entrava in casa mia e faceva dei danni, come ad esempio rompere pareti della casa, abbattere muri oppure incendiare una stanza della casa, attraverso la sua sola presenza. In pratica sognavo che entrava in casa mia e poi accadevano gravissime “sfortune” senza che lui ne apparisse la causa vera e propria, in quanto non era lui ad appiccare il fuoco o a distruggere il muro bensì accadeva da solo, a causa della sfortuna che lui portava dentro casa, ma di cui non potevo direttamente accusarlo non avendo “prove materiali” che fosse lui a causare di sua volontà quei gravissimi danni. Poi qualcosa mi svegliava dal sonno: il campanello che suonava. Era lui alla mia porta. Quelli erano soltanto sogni, certamente, però dietro quei sogni c’era qualcosa che voleva presagire cosa sarebbe successo, a lungo andare, in casa mia se non avessi fatto qualcosa per fermare gli eventi artificiali che mi stavano colpendo. 

 

 

Fine pagina 8 su 8. Se hai gradito l’articolo, commenta qui sotto descrivendo le tue sensazioni durante la lettura o la pratica della tecnica proposta.

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  • Manu 80
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    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 1
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 4
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    09:23 18/07/24

    È incredibile ti possono davvero rovinare la vita. Ti senti sempre gli occhi addosso ti viene voglia di dargli un calcio nel sedere. Ti controllano ogni minuto della giornata e i tuoi spostamenti brutte macchine telecomandate del cavolo. Le tue esperienze sembrano sempre un film da quanto a volte siano pesanti e inquietanti. Come fai a non perdere la pazienza? Io non so se ci riuscirei. Ho una vicina di casa che perennemente quando stendo sul balcone a qualsiasi ora lei esce. Quando porto il cane è fuori in giardino e cerca di attaccar bottone. Fortunatamente non mi suona il campanello ma è perennemente fuori casa che guarda che stress. Grazie per aver raccontato la tua esperienza ora continuo a leggere.

  • Jupiter
    Medaglia per aver completato il libro Prendiamo Coscienza degli ALIENI - Volume 9
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    08:06 18/07/24

    È davvero allucinante e mi lascia senza parole la descrizione di questi fatti accaduti con questa antenna totalmente manovrata artificialmente e non oso immaginare cosa hai dovuto subire ed è davvero dura rimanere calmi di fronte a queste situazioni.Mi è saltato subito in mente il racconto che avevi fatto sui bigotti e già li non era facile trovarsi di fronte persone invadenti ma ora con questa nuova antenna haarp si sono superati i limiti. Non è facile riconoscere un antenna e occorre stare attenti a chi abbiamo intorno cercando di stare coscienti e non farsi fregare. Ciò che hai descritto è molto importante e ci fa riflettere molto su ciò che potrebbe succedere se non siamo coscienti su ciò che abbiamo intorno.

  • Vyola
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    04:20 18/07/24

    Un malato di mente, un incubo continuo, ti seguiva, apriva le ante delle finestre, entrava in casa senza il tuo permesso, "pensare che prima o poi capiranno i loro errori oppure che prima o poi cambieranno e smetteranno di fare quello che fanno lasciandoci in pace, loro non possono cambiare, non sono coscienti, non sono loro a decidere cosa fare, non possono smettere neppure sotto minaccia", minacciare potrebbe aggravare la situazione oltre a farti venire nervosismo, stanchezza e conseguenti decisioni di cambio programmi, che è quello che vogliono gli operatori; non mi sono capitate situazioni a questo livello ma delle antenne hanno danneggiato la mia salute emotiva e psicologica, ti fanno incazzare ma il peggio accade nei giorni successivi quando arrivano stanchezza, demotivazione, mi è tornato in mente un episodio di qualche anno fa, a causa di un antenna imbufalita manipolata al millimetro nei miei confronti ho cambiato idea rinunciando ad un evento positivo che avevo organizzato per il fine settimana.

  • Chiara Calien
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    01:20 18/07/24

    Questa esperienza che hai raccontato è allucinante, inoltre è lampante la correlazione con l'esperienza dei bigotti scritta nei volumi precedenti, si tratta proprio di un fenomeno copia-incolla! Avere a che fare con un'Antenna del genere dev'essere stato pazzesco, uno stalkeraggio vero e proprio, soprattutto per l'estrema precisione in cui si presentava dinnanzi a te in situazioni (che poi cosa avrà mai tanto da raccontare un perfetto sconosciuto cinquantenne con una ragazza giovane?? ) e anche in orari assurdi come alle 5 di mattina.. (mai visto un giardiniere che va a tagliare le siepi a quell'ora, magari pure in inverno quando è ancora buio!) . Queste assurdità fanno capire benissimo come questi casi non siano affatto casuali, ma si tratti proprio di una possessione dove una persona completamente vuota dentro viene manovrata facendola comparire e scomparire a pure piacimento, quasi a creare una serie di errori ben voluti nel matrix per creare eventi negativi ben precisi. Per operatori e alieni dev'essere un gioco da ragazzi prendere persone come queste, con una base da malata mentale, conseguita con droghe, alcol, psico e chissà che altro ancora... Il tuo sogno non poteva essere affatto casuale: una vera e propria antenna umana pronta a creare una serie di raffiche di problemi.

  • White Wolf
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    00:21 18/07/24

    Trovo sempre incredibile la chiarezza con la quale riesci a spiegare ciò che ti è accaduto e cosa stia succedendo, il tuo modo di raccogliere e organizzare le informazioni è fantastico 🤗 Per quanto riguarda l'antenna Haarp all'inizio mi ha ricordato la mia vicina di casa che mi ha dato la caccia per mesi arrivando una volta pure a mettersi in mezzo la strada mentre ero in macchina pur di fermarmi a parlare con lei (una mezza idea di prenderla sotto l'avevo 😅) e più la ignoravo e le facevo capire che noj ne volevo sapere di lei più rompeva le scatole al punto che per un periodo ero pure terrorizzata dal campanello perché sapevo che non avrebbe smesso di suonare fino a che non avrebbe ottenuto quello che voleva... lo farebbe sicuramente anche ora se non fosse che mi sono messa il cuore in pace e ho deciso di ignorarla e basta, dopotutto se stessi meditando non le risponderei per cui posso fare lo stesso anche negli altri momenti. Però era assurdo, usciva quando uscivo io e rientrava quando rientravo io e spesso decidevo di non uscire di casa perché sapevo che se lo avessi fatto all'andata o al ritorno me la sarei trovata davanti. Dopo che l'ho tagliata fuori ha trovato una nuova strategia, diventare amica di mia mamma (che prima che riuscissi a liberarmi della vicina non la poteva vedere... chissà come è successo 😒) e farsi invitare in casa oltre che spettegolare con lei ogni giorno sulla mia vita. So che mi sta dando ancora la caccia, quando sente la mia voce arriva con qualche scusa ma avendo una casa grande, ho un sacco di spazio dove fuggire 😅 per cui non la incontro da un po'. Però sono certa che se non avessimo il cancello esterno, anche lei entrerebbe in casa direttamente 😑 Magari non è un'antenna Haarp ma un'antenna lo è sicuramente, oltre che ad una rompiscatole planetaria. Comunque avere un uomo che ti spia continuamente e che praticamente ti sta tutto il tempo addosso deve essere stato pesantissimo, ancora di più perché sono certa che quello che ci hai raccontato finora è solo l'inizio...

  • Nebula
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    00:13 18/07/24

    sono senza parole e innanzitutto ci tengo a dirti che mi dispiace tantissimo per quello che hai dovuto affrontare. il pensiero di non sentirsi sicuri in casa propria a causa di un uomo che prova costantemente ad entrare, che si affaccia alla finestra e che spunta alla porta è terribile. nemmeno immagino quanto peso e stress ti abbia messo quella situazione e sicuramente puntava a diventare ancora più grave di quello che ci hai raccontato sinora... leggendo tutto questo mi chiedo come sia possibile che queste persone non abbiano un limite, non si rendano conto di star sbagliando. è una domanda banalissima considerato che son gusci vuoti pilotati, ma è così assurda la situazione che surreale è dir poco.. è palese la somiglianza ai bigotti e ai loro comportamenti, oltre alla loro abilità di spuntare fuori ovunque! e infatti in questi casi l'educazione va buttata fuori dalla finestra, insieme al giardiniere!! concordo assolutamente con quello che dici. l'installazione delle antenne 5g ha rappresentato una fase importantissima per gli operatori che hanno potuto agire molto più intensamente su tutti noi. grazie per questo capitolo e sapere che questa è la parte minore e che il peggio deve arrivare non fa ben sperare.. anzi fa comprendere che la situazione è terribilmente più grave di quel che sembra

  • maria-paola
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    00:04 18/07/24

    Ho letto questo articolo tutto d’un fiato. Ma che ansia vivere in questo modo sapendo di non essere al sicuro neanche in casa propria. Questa persona certamente è controllata, per carità, ma sarebbe da rinchiudere. Io avrei dato di matto e sarei diventata veramente molto aggressiva nei suoi confronti non sapendo nulla del controllo e delle Antenne Haarp. Leggendo capisco la calma serafica di Angel, lei sa come gestire queste situazioni e indubbiamente ora che anche io so che ci sono questi soggetti in giro cercherò di essere più attenta e se mi capita una situazione simile la saprò riconoscere…almeno spero. Bisogna analizzare bene i comportamenti di chi ci gira intorno certamente molti sono sotto controllo ma altri no, quindi bisogna stare attenti ai segnali, ai comportamenti per capire bene.

  • RiccardoB
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    00:01 18/07/24

    Mamma mia Angel che esperienze! Se già col Tag-man si erano toccati vertici di grande inquietudine e delirio con questa prima Haarp-IA siamo arrivati ancora oltre. E devi ancora raccontarci dell'altra più potente, che non oso immaginare, oltre al fatto che anche di questo primo soggetto devi parlarci di come effettivamente venne attivato come Haarp. C'è davvero da perdere la testa dietro questi progetti del Governo ma l'unica cosa che possiamo fare, avendo l'incommensurabile fortuna di capire tutto in anticipo dai Tuoi Divini Insegnamenti, è studiare questi meccanismi, riconoscerli in tempo se ci capitano, e sopratutto, in ogni caso, praticare contro questi progetti anche se non colpiscono noi. Perchè Antenne di questo tipo (ed è importantissimo e giustissimo che Tu abbia ribadito il fatto che Antenne è un termine ben specifico e non deve mai essere usato per disprezzare qualcuno col quale magari abbiamo avuto solo un battibecco, magari pure per colpa nostra) sono gravissime per il mondo intero e non devono assolutamente esistere. Mi ha lasciato poi completamente di stucco il fatto che era come se questa Haarp-IA venisse letteralmente proiettata di colpo davanti a te. Sono scene da film ma che in questo caso corrispondono perfettamente alla realtà, e solo Tu sai come sei riuscita a mantenere la lucidità di fronte a tutte queste situazioni! Anche da questo si evince quanto Tu sia Potente! Chissà cosa è poi successo a questa Haarp, lo vedremo nei prossimi capitoli. Anche questo Volume è iniziato molto più che col botto, e questi sono argomenti fondamentali da comprendere e sui quali Praticare!! Grazie infinite Angel!!

  • Babi999
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    23:57 17/07/24

    Quest’Antenna ha avuto un comportamento veramente molto morboso, non mi ricordo nessuno di così eccessivamente appiccicoso anche perché io non sono molto socievole soprattutto ultimamente, faccio fatica a fidarmi delle persone, mi muovo da sola e esco anche spesso da sola.. non so non mi sento molto in vena di frequentare molte persone, sia per il lavoro che faccio a contatto con il pubblico tutto il giorno e sia perché di mio mi piace passare un po’ del mio tempo libero da sola. Non c’è mai stato nessuno di molto invadente e insistente o almeno io non ho mai notato qualcuno che mi sta tanto addosso. Ma stando a contatto con il pubblico e lavorando con molte persone potrebbe essere chiunque… di persone che secondo me che non sono tanto apposto ne conosco moltissime infatti con loro a volte ho i problemi peggiori. Mi rendo conto che è molto difficile capire che parte fanno, fatto sta che mi è molto difficile fidarmi di chiunque e mi sembra chiarissimo che è molto importante imparare a distinguere chi si ha di fronte perché indipendentemente se ci piacciono o no chiunque può essere utilizzato contro di noi. Grazie Angel ❤️❤️❤️❤️

  • Tali
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    23:33 17/07/24

    Non sapevo che le antenne 5G iniziarono ad essere state installate già nel 2017, credevo a fine 2018. E' terrificante il fatto che alcune antenne possono mandarti malattie a distanza oppure in vicinanza mandarti all'ospedale o farti svenire! Leggendo solo l'inizio di cosa ti faceva l'uomo haarp giardiniere fa venire davvero tantissima ansia, soprattutto il fatto che cercava di ficcarsi nelle finestre o porte di casa tua, deve essere stato davvero molto frustrante! Quante situazioni assurde hai dovuto passare per mano degli operatori e chi c'è dietro. Leggendo tutto ciò mi fa rendere conto anche che per quanto riguarda le antenne umane non so perché mi colpevolizzo sempre fortissimo quando entrano nella mia vita, mi do le colpe che siano entrate per la mia debolezza di pratica, mi cade il mondo addosso pensando che succede solo a me, quando persino tu ne hai a che fare e anzi, anche a scala peggiore! E' pazzesco che ti inseguiva anche correndo, che spavento.. Proprio in questi giorni mi ritrovo un uomo ovunque vado, che sia davanti casa o al ristorante, un giorno ho provato a schivarlo attraversando la strada, l'ha attraversata anche lui per finire proprio attaccata a me fisicamente e poi ha ripreso la sua strada, mi sono partiti dolori fortissimi! Anche le persone che erano insieme a me ci sono rimaste, sembrava che volesse venirmi addosso! Poi fissa sempre..però cavolo quello che hai vissuto tu è tremendo!

  • Antonella
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    23:31 17/07/24

    Però che angoscia trasmette questo individuo, averlo appresso significa vivere un inferno. Queste esperienze sono molto importanti per comprendere come si comporta una vera Antenna umana e non confonderla con una comune persona fastidiosa magari a causa della sua invadenza ma di tutt'altro ordine, programmata come ad esempio nel caso appena citato per vivere la loro vita in funzione delle nostra, per spiarci, controllarci, e abbassarci. Non vedo l'ora di scoprire come si evolve il racconto. Grazie mille Angel!

  • LauraF
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    22:33 17/07/24

    Tutto questo è veramente surreale! Intanto è interessante sapere dell'esistenza di programmi copia-incolla che ci colpiscono e che provocano nelle nostre vite eventi simili tra loro. Ma anche simili ad eventi capitati ad altre persone, con qualche variante, ma con la stessa matrice. Questo mi fa molto riflettere su eventi successi a me. In effetti, anche molto tempo prima di leggere queste informazioni, avevo notato che nella mia vita ci sono stati degli eventi simili, e continuano ad esserci, ma avendo una consapevolezza diversa non casco più nei vari tranelli. L'avevo notato, ma non ho mai pensato ci fosse una risposta ben precisa a questa strana ripetitivitá di eventi, o meglio, di tipologie di persone che hanno provato ad entrare nella mia vita e in qualche caso, purtroppo ci sono riusciti. Mai nulla del genere però! Il comportamento di quest'uomo-antenna è inaccettabile, rende la vita impossibile, non so se avrei avuto pazienza di sopportarlo, nonostante di pazienza ne abbia abbastanza. È impressionante come Governo e Alieni possano pilotare persone vuote e inserirle nelle vite altrui per spiarle e controllarle da vicino. Sono curiosa di proseguire la lettura in quanto non si tratta di un'antenna comune, ma potenziata. Grazie per aver condiviso questa pesantissima esperienza per farci entrare meglio nell'argomento.

  • Nick
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    21:53 17/07/24

    Ricordo bene i Bigotti descritti nel volume 4, di come fossero sempre presenti incontrandoti in posti veramente improbabili e di come le loro proposte fossero assolutamente assurde. Questo giardiniere è altrettando invadente, ma ciò che più colpisce è come si materializzava dal nulla vicino a te!!! Ora ho capito bene cosa intendi per Antenne Umane, che non sono quelle persone che occasionalmente possono crearti qualche problema, bensì queste lo fanno sempre e anzi è il loro unico scopo seppur inconsapevole. Alla luce di questo penso fortunatamente di non aver mai incontrato una vera Antenna Umana. Certo che una situazione del genere è veramente pesante da sopportare. Se questo è quello che riesce a fare una Antenna Umana, cosa mi devo aspettare da una Haarp? Grazie Angel. P.S. Molto inquietante l'immagine iniziale in cui si vede la rete artificiale che ci sta ingabbiando; utilissima per praticarci.

  • MYRIAM
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    21:32 17/07/24

    Mamma mia che pesantezza!! Dopo l'esperienza avuta con i bigotti, trovarsi un giardiniere pazzo che ti perseguita è veramente allucinante! Hai descritto molto bene il fatto che fosse un antenna messa li per controllare tutto su di te, con i suoi occhi a telecamera sicuramente riprendeva tutto per i suoi padroni oscuri, i quali venivano informati in diretta sugli spostamenti, sulle abitudini ecc.... in modo da avere un quadro più dettagliato e aggiornato possibile. Se penso che certe persone possano essere usate fino a punti tali da diventare dei robot completamente posseduti nelle mani di sti bastardi, è agghiacciante. Adesso dovessimo incontrare una persona così insistente e fuori di testa, probabilmente la riconosceremo come antenna ma solo grazie a questi libri, diversamente io non avrei saputo cosa fare. Grazie!!

  • jeji
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    20:33 17/07/24

    Sono felice che grazie alle vostre pratiche le antenne siano giunte in Italia con un po' di ritardo e che tutto questo pian piano venga a galla grazie all'accademia!! Veramente grazie!! Leggere questo capitolo mi ha fatto comprendere meglio cosa si intende e quali sono i comportamenti di un antenna umana e vero non si può additare una persona subito, infatti sbaglio nel farlo perché alcune persone specialmente una con cui vivo ogni tanto mostra questi segni,ma non così non vive in base alla mia vita ed anzi quando proteggo la casa è completamente diversa, quindi non credo sia vuota dentro e non avendo l'esperienza e le facoltà per dire ciò devo mettermi al lavoro e comprendere bene le cose prima di definire qualcuno così, nemmeno per dare agli operatori questo potere su di me, e o di sfruttare un pensiero in qualcosa di reale e amplificato artificialmente! Grazie mille del consiglio e della precisazione! Il tuo racconto è davvero da brividi e soprattutto da rottura di palle posso solo immaginare mammamia! Mi ha riportato alla mente un evento successo a Bologna quando vivevo con due amiche per l'università e non seguivo l accademia,infatti parliamo di un po' di anni fa, in cui abbiamo conosciuto un ragazzo che si presentava con un cane e di essere un famoso addestratore di cani, ricco con tanti campi di addestramento etc.. insomma per farla breve passano due/tre mesi questa persone si era posizionata a casa nostra con una scusa o un altra a pranzo,cena e colazione e fino a qua tutto bene...in questo tempo non è mai andato a lavoro, non ha mai portato nemmeno una scatoletta di tonno per condividere un pranzo, bhe badiamo bene il problema non era un piatto in più, ma tutto questo ha iniziato ad insospettirmi, inoltre come dici tu sempre li dietro l'angolo appena aprivi la porta stranissimo! Andavamo a lezione era sotto l'università! Iniziava a darmi fastidio, parlando con le altre ragazze anche a loro così abbiamo deciso di prenderlo di petto e chiedergli come mai se era ricco non avesse mai portato nemmeno una scatoletta di tonno da noi, se aveva tutti questi campi di addestramento come mai non andava mai a lavorare e si vedeva.montava su cazzate su cazzate! Così abbiamo deciso di chiedere in giro al parco dove portavamo lì in cane e dove lo abbiamo conosciuto, ebbene c'era gente che pensava fosse un addestratore, altri uno sbirro e altri altro ancora...così capimmo che non stava bene con la testa e decidemmo di allontanarlo perché per quanto in tre a casa non si sa mai! Siamo partite per tre o 4 giorni per Verona, il secondo giorno ci chiama dicendo che era dentro casa nostra perché si era accorto che avevamo lasciato la finestra de bagno aperta, anche fosse?! Tu che ci fai li?? Assurdo!! Così pur non tenendo nulla di valore in casa e averlo già avvisato abbiamo iniziato a.temere per noi stesse e una volta tornate abbiamo detto che lo avremmo denunciato se metteva solo piede nel cortile, sparito non si è più visto!!! Ovviamente io non so e allora non sapevo se fosse un antenna o meno ma il tuo racconto mi ha riportato alla mente queste vicende e volevo condividerle oltretutto è stato difficile ricordarlo!! Grazie Angel ❤️🙏